1. Triangolo familiare. Scene d'incesto da tre prospettive. La prospettiva di Giò


    Data: 18/02/2018, Categorie: Incesti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Giò: Mi guarda stupefatto mentre io rido e godo, un po’ perfidamente per la verità. “La mamma… non ci posso credere…”. “Così una sorella troia ci può stare, vero? Ma la mamma no… carino lui…”. “Perché non me l’hai detto subito?”. “Volevo sapere come andava a finire …”. Mentre lui si sta rodendo l’anima, prendo a sistemare la stanza, pulisco il tappeto dalle tracce di sperma, vado in bagno a lavarmi. Penso a come ho ceduto, con quale facilità, vero che ho goduto e molto... ma sapere che era mamma che lui desiderava? Ha stimolato la mia rivalità con lei... mi ha dato un motivo in più per lasciarmi andare. L’ano mi brucia e mi prude, ma per averlo rifatto dopo diverso tempo il disagio è sopportabile. Ritorno nel salone, mi rimetto gli slip. Mi distendo sul lettino e mi assopisco, passa forse mezz’ora e sento una macchina arrivare nel cortile e poco dopo la voce della mamma dal salone. “Ragazzi? Siete in casa?”. “Siamo qui in giardino…”. Ci raggiunge e si siede all’ombra. “Vanni, portami qualcosa da bere… sii gentile…”. “Giò, ho lasciato sulla tua scrivania una bozza di contratto…” poi: “Accidenti, Vanni che faccia che hai, che ti succede…?”. Non attende la risposta, si alza e... “Giò, vieni in camera con me, vado sulla barca dei Rossi, mentre mi preparo ti spiego…”. La seguo, in camera si spoglia velocemente, butta tutto in un angolo e nuda si porta in bagno, nel frattempo continua a parlare, del contratto, di come l’ha ottenuto e dei vantaggi che ci porterà, eccetera… Mi parla ...
    ... dei contatti avuti con l'ingegnere Rossi, il titolare dell’azienda interessata. Ad un tratto capisco chi era l’uomo di sabato, ma certo il Rossi… quel bell’uomo prestante… hai capito la mammina!! Lei si sta passando una salvietta bagnata sul corpo, la esamino critica e la trovo un po’… come dire… formosa, ad esser pignola vedo anche qualche piccolo rilassamento… il seno per esempio… non so proprio come ha fatto quel cretino di Vanni a confonderci…. La interrompo mentre continua a dilungarsi sul contratto: “Rossi… ma certo! Stavi con lui qui sabato scorso, vero?”. Si gira e mi guarda stranita: “Come fai saperlo? Non c’era nessuno in casa…”. “C’era Vanni e ha visto tutto… e mi ha presa per te, pensava che fossi io che gemevo e gridavo mentre il Rossi mi faceva la festa…”. “Oh no…! E poi…?”. “E’ rimasto… per farla breve, non si è affatto scandalizzato ma si è eccitato come un mandrillo nel vedere quanto la sorella fosse puttana e ha voluto che …”. “Continua…”. “Voleva fare con me esattamente le cose viste sabato… le ha descritte così dettagliatamente che…”. “Che… cosa?”. “… Le abbiamo fatte…”. “Cosa?! Con tuo fratello? Ma tu sei pazza! E poi non eri tu… perché non glielo hai detto?”. “Te l‘ho detto, prima volevo coprirti poi mi sono eccitata e non ho più riflettuto… abbiamo fatto esattamente tutto come aveva visto…”. “Giò, sei una puttana, …d’altra parte... lo sono anch’io. Ma tu sei anche perfida… sei sempre in competizione con me… sul lavoro… e fuori…”. “Ho veramente cercato ...
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