Triangolo familiare. Scene d'incesto da tre prospettive. La prospettiva di Giò
Data: 18/02/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... di coprirti… ma… Vanni si è accorto che non ero io e ora sa che eri tu la donna di sabato …”. “Glielo avrai detto tu… con vero piacere…”. “No, si accorto che mentre io nello scopare… gemo e parlo, tu... dice lui... urli e dai fuori di matta…”. E’ vero, sono perfida e sto godendo mentre vedo mia madre imbarazzata. Si veste, riempie un borsone di abiti, costumi e altre cose, il suo viso è serio e preoccupato. “Viene anche la moglie in barca?”. “Certo”. “E come fate? Si, voglio dire… a fare qualcosa?”. “Non so perché ti ascolto, …che importa ormai… la moglie partecipa al… gioco, è più… scatenata del marito e le piacciono i giocattoli…”. La guardo incuriosita, ha una vita sessuale inaspettata, sapevo di suoi occasionali amanti, che fosse sensuale anche, tanto che penso di aver ereditato la sua sensualità, ma orge e scopate a tre…? Fortunata lei! A pensarci mi viene l’acquolina in bocca. Io, il Rossi me lo farei subito con o senza la moglie e i suoi attrezzi. “Con Vanni cosa intendi fare?”. “Che faccio? Ci devo pensare… ci parlerò, cercherò di spiegargli che è naturale che io abbia una vita sessuale…”. “Ma questo lo sa! Lui desidera la donna di quel sabato sera… e vuole fare le stesse cose. Si è invaghito sessualmente di quella donna che ha visto e ora sa che sei tu!”. “Ma ha scopato con te o no? Non gli è bastato? Non gli è piaciuto? Che cosa è successo…?”. “Gli è piaciuto eccome ed è piaciuto anche a me! E’ un bel ragazzo, ben dotato e ci sa fare, ma lui vuole la donna che ha visto…”. “Ci penserò. Ora devo andare…”. Scendiamo assieme, in giardino non c’è più nessuno, così prende la sua macchina e parte. Cerco Vanni, devo dire la verità, ho una voglia, un prurito, ma quel disgraziato non c’è, né in camera sua né in casa. Così prendo la macchina e vado in città. Tibet