PIZZA TRANS
Data: 18/02/2018,
Categorie:
Trans
Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu
Avevo iniziato a fare le consegne per Dino�s Pizza durante l�università,solamente il sabato sera,ma dopo la laurea,non trovando di meglio avevo accettato il tempo pieno: dal lunedì sera fino alla domenica. Avevo il mio motorino e coprivo una bella fetta della città: eravamo in tre,Paolo,Francesca ed io. I clienti erano spesso gli stessi,ma certe volte capitava che telefonasse qualcuno che non si era mai sentito prima.La storia che sto per raccontare è legata ad una di queste volte.L�indirizzo era sconosciuto,impiegai molto per trovarlo: corrispondeva ad una palazzina anonima alla periferia della città. Pioveva e quando arrivai ero mezzo bagnato. Non c�era ascensore e mi feci 4 rampe di scale a piedi. Quando suonai alla porta non ricevetti risposta. Aspettai e poi suonai di nuovo. Niente. Vi lascio immaginare la rabbia che mi stava montando. Mi ero fatto mezza città sotto l�acqua per niente? Suonai ancora con forza. Stavo per telefonare alla pizzeria per avere indicazioni,quando sentii aprire la porta. Un volto femminile sbucò dalla porta e urlò: �Non fare casino,cretino! Entra. Non ho i soldi adesso. Aspetta un attimo in cucina che arrivo subito!� sorpreso la fissai stupido. �Che casin..��Muoviti, entra e stai zitto qui. Fra cinque minuti ho finito e ti do i soldi,stai tranquillo!� e mi trascinò dentro,mi spinse verso la cucina e senza che riuscissi a dire qualcosa mi sbatté su una sedia.�Prenditi qualcosa da bere, accendi pure la tv se vuoi,ma fai piano, stai zitto e ...
... aspettami qui!��Ma..come..Lei si chiuse la porta della cucina alle spalle e filò via.Che roba!Mai capitata una cosa del genere. Che situazione era?Maledicendo la sfiga, mi tolsi la giacca e i guanti e mi sedetti. La cucina era spoglia e pareva poco frequentata. C�era una tv piccola e un calendario appeso al frigo. Dentro ci trovai effettivamente qualcosa da bere: birra,cocacola,champagne e vino. Ma a parte un limone e 2 uova nient�altro. Mi presi una birra e mi sedetti alla tv. Ma chi era quella donna? Si era presentata in vestaglia corta,un paio di buffe ciabatte da camera con un pon-pon sopra e lunghe gambe color cioccolato. Tutto era avvenuto così in fretta che non avevo fatto in tempo a notare altro. Pareva piuttosto truccata in volto,ma non ricordavo bene il volto. Profumava come una troia,questo certo,ancora la stanza era piena del suo odore e la voce era strana come di una cornacchia.Che roba! Pensai ancora. E perché dovevo aspettare ancora? Ma almeno dopo mi avrebbe dato una mancia? Lo speravo. In tv non c�era niente come al solito. Mi bevvi la birra lentamente e stavo per alzarmi e andarmene con la pizza. Quando, di colpo,pensai: �Che cretino che solo! Certo che è una troia! Una cucina spoglia,lei vestita in vestaglia che chiama il servizio pizze a domicilio,nel mentre arriva un cliente e quella mi metta qui ad aspettare che abbia finito. Non ci voleva un genio per capirlo subito!� ok. E adesso? Adesso aspetto e mi prendo i soldi. Finii la birra e sentii dei ...