1. La principessa sul pisello


    Data: 02/09/2017, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti

    ... vorrebbe una bella principessa bella come te da sposarsi. — Ma chi deciderà chi dovrò sposare? La zia? — Che, sei matta! Lo deciderai da sola chi dovrai sposare… — Ma noi siamo una famiglia reale, no? Tu sei un re. Non sei tu che devi decidere? — Ma che dici! Mica siamo nel medioevo! Non si fanno più i matrimoni combinati. E poi hai appena compiuto diciotto anni. Sei ancora troppo giovane. Intanto mi ero rivestito. Fortunatamente non ci vide nessuno mentre uscivamo. Ogni tanto Emma veniva in camera mia ad osservarmi mentre mi masturbavo, ma tra di noi non accadeva mai nulla. Un giorno Emma entrò trafelata. Era il 21 marzo del 1981. — Ehi, Andrea… mi insegni? — Eh? Che cosa in particolare? — Quello che fai tutte le volte, no? Che altro? — Ma perché io? — E a chi lo chiedo? Ai domestici? — E va bene — dissi esasperato. — Ma te lo spiego soltanto. Al resto ci pensi da sola. — Sì, va bene. Ma le basi le so… e i dettagli? Come devo fare? — Ma che ne so! Io non l'ho ancora fatto con una ragazza! Allora vieni qua, siediti. Anzi, no. Togliti la gonna e le mutandine che ti spiego. Lei fa come le ho chiesto, e lo faccio anche io. — Ti spiego come lo hanno spiegato a me. Allora, questo si chiama pene, e la tua lì farfallina. Se ti tocchi lì con un dito sentirai che ci sono diverse cose. Ci sono le ali che si aprono, e poi c'è un piccolo buco. Quello che so è che il pene, deve entrare lì dentro. Fallo, dai. Iniziò a toccarsi, con un dito, facendolo scorrere su e giù, come per prendere ...
    ... le misure. Poi infilò un dito dentro il buchetto, che tolse subito. — E poi c'è una specie di bottoncino duro sopra la farfallina. Devi toccarti anche lì. Continuò a percorrere lentamente il suo piccolo solco, su e giù, su e giù. Alla sua vista, il mio pene iniziò a gonfiarsi e diventare duro. Vedere mia sorella che si stava toccando, mi faceva eccitare. — Ecco, è così che deve fare tuo marito… lo senti col dito, e lui deve fare la stessa cosa, anche lui deve percorrere la tua fessurina come stai facendo ora e poi ti viene una cosa che si chiama orgasmo, proprio in quel momento devi lasciarti andare e goderti il momento di eccitazione. Emma mi guardò, e poi guardò il mio pene. E poi non so come ci siamo ritrovati tra le braccia dell'altro. Emma si lasciava accarezzare ovunque. Le tolsi la maglietta, per accarezzarla liberamente. Non portava il reggiseno. Le mie mani volavano sul suo corpo. Era eccitante quello che stavamo facendo. Sentivo il mio pene sempre più duro che sfregava contro il lenzuolo. Mentre ci stavamo baciando, misi Emma sotto di me. Io stavo sopra, incuneato tra le sue gambe. Ci baciavamo dolcemente e tra una cosa e l'altra il mio pene entrò leggermente dentro di lei. Non capii più niente. Mi spinsi a fondo dentro, affondando tutto e completamente. Lei si dimenava eccitata. Presi ad andare avanti e indietro, col mio pene stretto in una morsa di carne, sempre più rapidamente, fino a che venni dentro di lei. Anche lei ebbe un orgasmo. Sentivo le pareti della sua ...