1. Complicita'


    Data: 21/02/2018, Categorie: Etero Autore: MauXCuck

    ... con la destra, mentre con la sinistra abbassa i pantaloni e i boxer. Quando gli indumenti sono arrivati alle caviglie se ne libera scalciandoli lontano. Non posso fare a meno di guardare la sua virilità lunga, grossa, fieramente eretta. . Le accarezza la schiena, i capelli, poi scende sempre più giù, finchè, accosciandosi anche lui, raggiunge con le mani le sue zone più intime. Lei lo facilita divaricando le gambe. Io la aiuto a sdraiarsi sul cofano, ancora piacevolmente tiepido. Prende una posizione sicura e allarga le gambe, portando anche i piedi sul cofano. Così, sia il suo sesso che la grotta del piacere oscuro sono in piena vista. Il tipo si è portato al suo fianco e le accarezza i seni. Il cazzo eretto, è a pochi centimetri dalla carne di mia moglie, ma noto che non fa niente per facilitare un contatto. Allora ci pensa lei. Senza nessuna esitazione lo afferra delicatamente con la destra e inizia il dolce movimento della masturbazione. Poi si volta sul fianco e, con decisione, apre la bocca e la chiude sul durissimo membro del tipo, iniziando a spompinarlo con totale partecipazione. Meno di un minuto, e il tipo gode e le riversa in bocca il frutto della sua eccitazione. Lei, con tutta tranquillità, ingoia tutto il nettare. Pochi istanti in cui stiamo tutti in silenzio, riprendendo il normale ritmo del respiro. Poi, lui, con un bel sorriso tende la mano prima a Ada, poi a me, mentre si presenta. - Piacere, sono Stefano. Grazie per la bellissima esperienza…e…mi farebbe ...
    ... piacere rivedervi se siete d’ accordo. - Dopo esserci a nostra volta presentati, mentre mia moglie si riveste gli rispondo. - Beh…perché no? Magari ci si rivede al bar, ok? - - Ok…ciao. – Si volta e si avvia giù per la stradina, per raggiungere lo scooter. Io , mi siedo al posto di guida, accendo il motore e, rivolto verso mia moglie, con un sorriso. "Beh...come si dice...colpito e affondato." "Insomma - risponde - mi aspettavo di meglio...di più." Il mattino, dopo colazione, attraversiamo la strada ed andiamo alla spiaggia. Le cabine, sono enormi, ognuna dotata di veranda. All' interno non c'è solo l' appendiabiti, ma un lavabo e due lettini, per un eventuale riposino all' ombra. Ci cambiamo, anzi, mi cambio solo io. Ada deve solo sfilare l' abitino prendisole. Sotto indossa già il costume, consistente in un bikini ancora più ridotto di quello precedente e il cui pezzo inferiore è praticamente un perizoma color corallo. Ci stendiamo sui nostri lettini, sotto un sole che, malgrado siano solo le nove o poco più, quasi scotta. Ada si sottopone ai soliti riti di aspersione di olii e schiume, e si sdraia faccia al sole. Io mi dedico alla lettura del quotidiano. La spiaggia è ancora semideserta. Mia moglie ha cambiato posizione, ed ora è stesa a pancia sotto. Come mi ha chiesto, l' ho abbondantemente cosparsa di olio. Ho le mani unte. Vado in cabina a lavarle. Mi sdraio sul lettino a pancia sotto, voltando il viso a sinistra, verso quello su cui è sdraiata mia moglie. Ammiro i ...
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