1. L'ospite inatteso la notte di natale


    Data: 23/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: jeepster

    ... dire altro si inginocchiò e avvicinò la sua bocca al mio pisello che però in quel momento aveva perso un po’ di turgidità.
    
    Dapprima leccò la cappella già totalmente scoperta per via della mia circoncisione, poi al momento di ficcarsela in bocca disse: «Com’è grande… è bella» e dopo un ultimo attimo di esitazione, con la sua bocca avvolse la punta del mio cazzo e cominciò a succhiarlo, facendolo ridiventare subito duro.
    
    S’interruppe per dire: «Mi piace! Mi piace sentire che s’ingrossa mentre ce l’ho in bocca» e riprese subito a succhiarmelo per poi farselo scorrere fino in fondo alla gola e quindi risalire fino a contenerne solo la punta.
    
    Pensai che probabilmente era davvero la prima volta per lui, perché ogni tanto mi provocava un leggero dolore facendomi sentire la stretta dei suoi denti ma il piacere che provavo era decisamente più forte.
    
    Ad un certo punto vidi che con una mano aveva iniziato a masturbarsi, quindi gli dissi: «Perché non ci stendiamo sul letto? Così anch’io posso succhiare il tuo» e così demmo inizio a un appassionato e coinvolgente "69".
    
    Non gli ci volle molto per venire ma quando mi avvertì che stava per farlo staccai la mia bocca e mi feci schizzare sul petto il suo abbondante liquido caldo.
    
    Mentre eiaculava non smise di succhiarmelo, anzi, sembrava che in questo modo godesse ancora di più ed emetteva come dei ruggiti di piacere mentre continuava a far entrare e uscire il mio cazzo dalla sua bocca. Questo suo modo di fare fece ...
    ... aumentare ancora di più la mia eccitazione perciò in pochi istanti anch’io raggiunsi l’orgasmo, ma in questo caso sebbene lo avvertii dell’imminente sborrata lui non volle staccare la bocca e si fece venire in gola per assaporare il mio sperma.
    
    Non lo inghiottì perché dopo pochi secondi si alzò per andare a sputarlo in bagno.
    
    Nel frattempo facendo attenzione che il seme con cui mi aveva inondato il petto non colasse sulle lenzuola, mi alzai per prendere un piccolo asciugamano da un cassetto e iniziai a ripulirmi.
    
    Mentre ero ancora seduto sul letto intento a compiere questa operazione, Vincenzo apparve di nuovo sulla porta ma non entrò e disse: «Ti ringrazio, mi è piaciuto molto quello che abbiamo fatto… ora me ne torno a dormire… buona notte».
    
    Si era già voltato quando gli risposi: «Aspetta, non vedo il motivo perché tu dorma in salotto, starai di sicuro più comodo nel mio letto… dai, non fare complimenti».
    
    Esitò qualche secondo, poi si voltò e si diresse verso la parte del letto di fianco alla mia, scostò le coperte, ci s’infilò sotto e mormorando disse: «Grazie» quindi voltandomi le spalle si mise a dormire senza dire altro.
    
    «Non c’è di ché» risposi io, alzandomi per andare in bagno a farmi la doccia.
    
    Impiegai pochi minuti, me ne tornai in camera e mi misi anch’io sotto le coperte; accostandomi a lui lo cinsi da dietro con un braccio, godetti del calore che emanava il suo corpo ma lui rimase immobile. Capii che era già sprofondato in un sonno pesante perché ...
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