1. Le due danesi


    Data: 23/02/2018, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    Sonia una delle due danesiProtagonisti:Sonia ed il figlio Pippo&egrave notte. Sono circa le 23.00; sono a letto. Non riesco ad addormentarmi. Sono nervoso. Mi alzo e vado in cucina. Apro il frigo e prendo una birra. Se mi vedesse mia madre si infurierebbe. Lei non vuole che io assuma alcolici. Dice che alla mia età non &egrave consentito bere birra, vino o quant�altro contenga anche se pur minima traccia di alcol. Svuotata che ho la lattina di birra la comprimo e per non lasciare traccia la butto nel sacchetto dell�immondizia coprendola con altri rifiuti. Per ritornare in camera devo necessariamente passare davanti alla camera di mia madre. La porta &egrave semiaperta. Sbircio e la vedo. &egrave a letto. Non sta dormendo. Sta leggendo un libro. Ha le spalle appoggiate alla spalliera del letto. Sono nude e parzialmente coperte dai lunghi capelli di colore rosso rame. Anche se non l�ho mai vista so che mia madre ama dormire nuda. Anche quella sera lo &egrave. A parte le spalle e le braccia il resto del suo corpo &egrave coperto dal lenzuolo. Si vedono solamente le forme dei suoi capezzoli che spingendo contro la stoffa del lenzuolo sembrano volerlo sfondare. La sensazione di essere guardata le fa alzare gli occhi dal libro. Mi vede.�Ciao. Cosa c�&egrave? Ti senti bene? Vuoi qualcosa?��Si, sto bene. Non voglio niente. Non riuscivo a prendere sonno e sono andato in cucina a bere un bicchiere d�acqua (mento). Poi ho visto la luce della tua stanza e mi sono fermato a guardarti. Ho ...
    ... una mamma bellissima.��Ehilà! Come mai questo complimento alla tua mamma? Mi vedi tutti i giorni e non mi hai mai fatto complimenti. Questa sera sei in vena? Vieni, entra. Vieni a sederti sulla poltrona. Parliamo un po. Io e te non parliamo mai.�Entro e vado a sedermi sulla poltrona che si trova ad un passo dal letto. La guardo. I miei occhi sono attratti dalle protuberanze dei suoi capezzoli nascosti dal lenzuolo. Sonia (&egrave il nome di mia madre) si accorge della direzione del mio sguardo. Sorride.�La scuola come va? E quella bella professoressa che tanto ti piace &egrave brava come mi dici?�Non le rispondo. Altri sono i miei pensieri.�Mamma, ma tu dormi sempre nuda?�Sonia mi guarda e dopo un attimo di silenzio mi risponde.�Si. Quando sono a letto tra il mio corpo ed il lenzuolo non mi piace che ci sia niente a separarci. Perché lo vuoi sapere?��Non ti ho mai vista nuda; mi piacerebbe tanto vederti vestita della tua sola pelle.�I suoi verdi occhi puntano i miei. Il silenzio cade nella stanza. I minuti passano.�Desideri vedermi nuda? Solamente? E poi?��Poi cosa?��Non vuoi che il tuo sogno diventi reale?��Di che sogno parli?�Non mi risponde. Non ce ne bisogno. &egrave una donna ed ha capito delle mie fantasticherie su di lei. Sa e come faccia a saperlo &egrave per me un mistero. Divento rosso dalla vergogna. Mi alzo e mi giro verso la porta. Mi incammino verso l�uscita dalla stanza. Sono sulla soglia quando la sua voce mi blocca.�Cosa fai? Te ne vai? Non vuoi più vedermi ...
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