ELENA la moglie di Francesco
Data: 03/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
Mi chiedono se i miei racconti sono fantasie o realtà.Sono un misto. Utilizzando le percentuali sono al 70% realtà; poi per renderli leggibili e per rendere irriconoscibili i personaggi coinvolti modifico di volta in volta, secondo l�occorrenza : nomi, luoghi, tempi ed a volte sequenze.ELENA la moglie di FrancescoAbito in un piccolo paese alle porte di Torino. Uno di quei paesetti che si sono sviluppati negli anni novanta con la crescita della Fiat. C�erano alcune cascine in una grande campagna, hanno iniziato a costruire ,costruire e costruire e le cascine si sono trasformate in paesello. Dico paesello anche se in realtà è una frazione di un vero storico paese .E� rimasta frazione poiché la sua crescita si è interrotta con i � problemi� della Fiat.La Fiat cresceva: vi era bisogno di case a prezzi economici e la distanza dal luogo di lavoro era compensata dai prezzi bassi delle nuove abitazioni. Inoltre grande attenzione era stata data al mantenimento del verde e tutte le case avevano giardini privati ed erano circondate da giardini pubblici.Se si esclude il periodo in cui le zanzare la fanno da padrone è come essere in una continua villeggiatura.La popolazione si è attestata sotto i 2000 abitanti e poiché siamo � arrivati� insieme ci conosciamo quasi tutti.C�è una splendida antica chiesetta ,un negozietto di alimentari che vende tutto, una edicola ed un parrucchiere, il medico e stop.Niente banche o posta, niente supermercati o distributori di benzina, nessun centro ...
... sportivo o piscine. Niente altro.Effettivamente non vi sono molte comodità ,ma il silenzio, il verde, la conoscenza di tante altre persone, compensa eventuali disagi strutturali.In una si piccola realtà tutti conoscono, tutti e le loro felicità o problemi.Felicità: la gioia di una nuova nascita, il giorno della festa della frazione, una nuova famiglia�I problemi: malattie ed infortuni e ,tipico di oggi, la disoccupazione.Anche noi siamo stati toccati da questo maligno virus: la disoccupazione.E da qui ha origine il mio racconto.Tra gli sfortunati che hanno perso il lavoro c�era la moglie del proprietario del negozio di alimentari.Conoscevo lui , anche se molto più giovane di me, poiché abbiamo fatto insieme alcuni lavori per la comunità.Un ragazzo simpatico e volenteroso, ma le positività si fermavano lì. Alto e magro, ma � senza fisico�.Aveva studiato con scarsi risultati rinunciando persino al diploma. Una personalità di modesto spessore Ripeto sopperiva alle eventuali mancanze con la simpatia e l�impegno.Per il resto. Parla, parla, ma poca sostanza.Nato al sud in un piccolo paese abbarbicato sull�appennino centrale di cui non avevo mai sentito parlare. Cresciuto sin dalla tenera età al nord in seguito alla trasferimento della famiglia paterna. Suo padre faceva il manovale. Non è un adone, alto e molto magro, ha nell�impegno la sua forza. Per il resto il nulla .Ha ereditato il piccolo alimentare dal padre e svolge con passione il lavoro per la nostra piccola comunitàLa moglie, ...