L'amministratrice di condominio (quarta e ultima parte?)
Data: 24/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: pegasoduo
Quando uscii dal suo ufficio con il plico sottobraccio e il telefono nell'altro ero ancora eccitato.
Un turbinio di emozioni e pensieri sconvolgevano la mia mente.
La telefonata al marito, il suo abbigliamento così diverso, il suo essere donna timorata di Dio ma amante del cazzo e del piacere che questo può darle mi provocò una nuova erezione.
Tornai nel mio ufficio ed entrai nel mio Regno.
Aprii il portone dello stabile e salìì senza ttendere l'ascensore al quarto piano che era dedicato al mio studio.
Un intero pianerottolo di una residenza appartenuta ai nobili del paese erano i locali in cui la mia attività di consulenza si svolgeva giornalmente.
Aprii la grande porta a legno e attraversai prima la sala d'attesa e poi l'ufficio della mia unica collaboratrice ed entrai nel mio studio.
Se dovessi pensare a quello che può considerarsi il mio studio, la mia Camera potrebbe sembrare la cabina padronale di un vascello ottocentesco.
Ogni piccolo dettaglio del mobilio riprende il tema marinaresco.
Il legname dei mobili e della scrivania sono pregiati e scuri come il fasciame dei vascelli e tutto è ravvivato dall'ottone dei pomelli.
La scrivania ha un piano in vetro, una lampada verde e l'immancabile computer.
Li è il mio regno, i miei clienti si immergono in questo angolo solo per questioni importanti, tutto il resto del lavoro viene svolto con una precisione maniacale dalla mia collaboratrice che, selezioni i clienti, le consulenze e gli accessi ...
... alla mia stanza padronale.
Vi ho svelato questo luogo perchè qui regna la pace, ed io in questo momento ho bisogno di pace.
Accomodo il fascicolo dell'amministratrice sulla scrivania e accendo il PC.
Apro una nuova cartella, digitalizzo i documenti che ritengo interessanti che trovo nel fascicolo e nel frattempo connetto il mio telefono al computer che scarica i file contenenti.
Quando tutto è finito, so cosa voglio rivedere.
Sicuramente non quelle insignificanti fatture di aquedotto e di fornitura di energia elettrica ma, il video che il telefono ha registrato del nostro ultimo incontro.
Mentre lo riguardo, fotogramma per fotogramma, mi ritrovo a ripercorrere tutto l'amplesso con quella ragazza che fino a poco tempo fa odiavo, ne sento il profumo addosso e la mia mano, corre veloce sul mio cazzo mentre vengo in modo simultaneo con il video che sto guardando.
E' tardi, torno a casa, per stasera ho lavorato abbastanza.
dopo alcuni giorni in cui il lavoro è stato il compagno fedele delle mie giornate, oggi mi ritrovo in ufficio a leggere scartoffie di una consulenza senza averne molta voglia, la sera è ormai giunta e il mio ufficio è ormai sgormbro da clienti.
L'interfono infastidisce il suono di sottofondo che spotify mi propina. Musica jazz che mi aiuta a pensare e stimola le mie fantasie.
la mia collaboratrice, mi annuncia l'arrivo di una collega o presuta tale (seppure di un ramo diverso) e mi richiede se possa assentarsi essendosi fatta ora di ...