Emmaus50 - FOLLIE DI UNA NOTTE
Data: 26/02/2018,
Categorie:
Etero
Cuckold
Autore: Emmaus50
... tengo la mano, sento che Emma si irrigidisce leggermente sotto quegli sguardi. Sorrido intimamente pensando al suo disagio: lei è sempre così bloccata, diffidente, sulle sue; vorrei tanto che imparasse a sciogliersi, ad accettare più serena�mente le "emozioni" che riserva la vita.Devo confessare che in questo locale mi sento davvero a disagio perché entrando ho avvertito immediatamente una strana, per quanto inspiegabile, sensazione di paura. Intanto siamo in quartiere che mi sembra davvero malfamato... ed altrettanto dicasi di questo buco! Ma dove cazzo ci ha portati quello stronzo di Carlo? Tutto, qui dentro, sa di vecchio, di marcio, di corrotto... ehi, ehi, non è che mi sto lasciando condizionare dal malumore?... soffitti bassi, luci rossastre e soffuse, una spessa nube di fumo, un'atmosfera quasi rarefatta e nell'aria un disgustoso odore dolciastro che ti prende alla gola; i tavoli sono praticamente occupati da gente del posto, si direbbe, e dal loro modo di vestire non pare che siano dei signori; ma ciò che mi preoccupa maggiormente è che gli alti sgabelli del lungo banco-bar sono occupati per la maggior parte da donne sole... e, dagli abiti, dal trucco, dal modo di compor-tarsi, direi che sono in cerca di compagnia... a pagamento, naturalmente. E bravo Carlo! Ci hai portato in una bettola per banditi e puttane? è questa l'emozione di una serata eccezionale ed indimenticabile? Vatti a fidare della gente! Beh... fosse per me, non mi ci sarei ...
... fidata per niente; ma Nico è sempre così fiducioso, pronto a credere nella buona fede degli altri... certe volte ho proprio l'impressione che sia un tale ingenuo!No, devo proprio finirla di scaricare sempre sugli altri tutte le responsabilità: sono adulta, sposata, ho una figlia, una famiglia... e se mi trovo in questo locale, questa sera, è perché ci sono voluta venire! Punto. E allora vediamo che diavolo succede!Oggi sono convinto che, attraverso il sistema di aerazione (o, comunque, non so in quale altro mo�do), venisse im-messo qualcosa nell'aria del locale. E più trascorre il tempo e più profonda si fa questa convinzione.L'atmosfera qui è strana: ovattata, rarefatta, quasi collosa. E sembra entrarmi dentro, nell'a�ni�ma, fa�cen�do in modo che le mie percezioni rallentino progressivamente, ma rendendole più intense, più profonde... come se entrassi in stretta connessione con la realtà che mi circonda.Gesù, non riesco a spiegare quello che sento... e già questo dovrebbe essere un bell'esempio di quanto sto dicendo: io che non riesco a trovare le giuste parole?Credo che anche la mia mente, il mio cervello, si sia lasciato avvolgere da questa nube di languido appaga�mento che rallenta le mie reazioni. Vorrei spiegarmi meglio ed allora credo che sia opportuno fare un esempio: se poso la punta di un dito sulla superficie del tavolo, sento il contatto con il legno farsi pian piano più ampio, più diretto, più invaden�te... come se l'essenza della sostanza che ...