La Storia di Viviana
Data: 26/02/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Sensazioni
Autore: GuyFawkes, Fonte: RaccontiMilu
Vorrei sfruttare questo sito per raccontare delle storie, romanzate ma reali, che sono successe a me e alla mia amica Viviana. Siamo complici da molti anni e mi ha dato l'autorizzazione a scrivere purché non renda riconoscibili i personaggi. Ci conosciamo da più di 10 anni, abbiamo avuto anche una storia insieme (banale da raccontare credo) ma abbiamo un grosso difetto entrambi... siamo infedeli e ipocritamente gelosi. Quindi meglio evitare qualsiasi legame e restare amici e confidenti.L'altro giorno mi ha sconvolto, raccontandomi la storia di come è avvenuta la sua iniziazione alle arti amatorie e al sesso. Proverò a raccontarvela sperando di riuscire a ripetere le sensazioni che lei ha trasmesso a me mentre mi svelava i suoi segreti.Parliamo di qualche anno fa, lei aveva 15 anni e nell'ultimo anno era sbocciata fisicamente, molto più delle sue coetanee. Era già alta 1,65 ed il seno si era ben formato nella sua attuale terza. Viviana era sempre stata una bambina molto curiosa, iperattiva, dispettosa. Gli piaceva prendere in giro i suoi compagni con ammiccamenti e scherzi, ma era rimasto sempre tutto un gioco, al massimo qualche pomiciata e tastata.Dopo quella estate però erano iniziati sguardi diversi, non più adolescenti, e non più solo dai coetanei, ma da ragazzi più grandi e uomini. Erano sguardi consapevoli quelli degli uomini, maturi e risvegliavano in lei il lato vanitoso e, spesso, quello più malandrino. I vestiti erano diventati più aderenti, le gonne più corte ...
... e le litigate con i genitori quotidiane.Tutto cambiò grazie ad un uomo che Viviana incontrava tutti i giorni al bar sotto casa, quando tornava dall'allenamento di basket. La guardava passare sempre con molto interesse, uno sguardo deciso, per nulla imbarazzato. Viviana era da una parte lusingata, ma dall'altra scossa da tale insistenza e strafottenza, anche se dopo essere passata si sentiva decisamente bella. Decise che doveva provocarlo, fargli abbassare lo sguardo e così alla prima occasione si vesti provocante e passo al bar, aspettò che la guardasse e lei si mise a fissarlo, come ammonendolo del suo comportamento. Di risposta ebbe solo un sorriso, occhiolino e uno sguarda da capo a piedi che sembrava volerla spogliare.Da quel giorno cominciò un gioco silenzioso di sguardi e ammiccamenti. Viviana si vestiva provocante, si piegava "accidentalmente" davanti a lui per vederne le reazioni, lui rispondeva sempre facendola sentire bella ed importante, apprezzata. Una parte di lei era spaventata, ma l'altra, la predominante, si sentiva appagata ed eccitata.Spesso quando lei andava al campo sportivo lui la seguiva, non le parlava mai, ma era lì a guardarla, guardava a volte gli allenamenti e andava via. Viviana sentiva spesso il suo sguardo sul corpo, sapeva sempre quando c'era, come se fosse stato tangibile. Era presente, era insistente, ma non la faceva mai sentire male, come se sapesse quando fermarsi. Viviana sapeva quanto gli piaceva, e lui non faceva nulla per nascondere la ...