La Storia di Viviana
Data: 26/02/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Sensazioni
Autore: GuyFawkes, Fonte: RaccontiMilu
... sua eccitazione.Una sera cambio tutto, e bastò uno sguardo, nemmeno una parola. La aspettava fuori dalla palestra, lei salutò le amiche e rimase a guardarlo. Inizio a camminare, guardandola e dirigendosi verso il vicino parco, Vivi lo seguiva a distanza, la paura superata solo dalla tremenda curiosità di sapere cosa mai avrebbe voluto da lei. Lo immaginava, ne aveva sentito parlare e non poteva fare di più. Lo voleva? Poteva farlo? Lui era così più grande di lei, ma prima o poi tutte lo fanno. Voleva il principe azzurro? No, decisamente non ora. Lo vide svoltare e quando raggiunse l'angolo lo trovò seduto su una panchina, riparata da una collinetta e folti cespugli, quando provò ad avvicinarsi lui le fece cenno di fermarsi, di girare su se stessa. Aveva dei Jeans, una maglietta sportiva e scarpe da ginnastica, nulla di che per andare in palestra, ma comunque sentiva i suoi occhi addosso come se non avessero voluto vedere altro, le sembrava di sentire delle mani addosso, che la sfioravano. Finito di girarsi vide che si era aperto i pantaloni, il cazzo teso e turgido nelle mani, il suo primo visto dal vero, gli altri solo nelle foto rubate dai compagni di scuola e nascoste nei sui libri, che guardava fingendosi scandalizzata, ma immensamente curiosa. Lui non diceva nulla, ...
... la guardava e faceva scorrere la mano lentamente ma con forza, gli occhi di lei rapiti dal glande viola che si scopriva ad ogni affondo. Era rapita, una parte di lei voleva gridare e scappare, l'altra restare e vedere... imparare. Lui la guardava con intensità, gli occhi che percorrevano il suo giovane corpo lentamente, quasi facendogli sentire il tocco addosso. Dopo qualche minuto lui si irrigidì, chiuse gli occhi e con un grugnito accelerò il movimento, Viviana incollo gli occhi al cazzo e vide, per la sua prima volta, il getto di sperma caldo schizzare e cadere a terra, il primo orgasmo dal vivo di un uomo, per lei, solo per lei. Questo la faceva sentire calda, ma anche sporca. Lui si pulì per bene si ricompose e si alzò, le passò accanto "Verrò qui ogni volta che potrò dopo gli allenamenti" e se ne andò senza voltarsi.Viviana scappò a casa, con la scusa della doccia corse in bagno per non far vedere le lacrime, sotto il getto caldo della doccia le lacrime erano nascoste, ma non erano lacrime di dolore, ma lacrime di consapevolezza. Mentre si toccava, mentre di dava piacere, con le dita che frementi cercavano di sfamare la bestia che si era risvegliata in lei, sapeva che sarebbe tornata, sarebbe tornata ogni volta e avrebbe fatto tutto quello che lui le avrebbe chiesto.