1. Vivere la trasgressione (5)


    Data: 27/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: cuckold211

    ... letto.
    
    Marco era disteso supino, con l'affare svettante in alto ed io non resistetti: presi a fargli un sonoro pompino stando in ginocchio sul letto; quando ci raggiunse Lucio, prese subito posto tra le mie cosce a leccarmi la fica. Esercitavo movimenti di strofinio sulla sua bocca per sentirmi la lingua che dal clitoride passava alle piccole labbra, cercando di intrufolarsi il più possibile ad assaporare i miei umori.
    
    Poi, proseguendo nel movimento, lo facevo scorrere lungo il perineo, fino a farlo giungere al buchetto posteriore, dove gli piaceva intrattenersi per infilare la lingua all'interno.
    
    Il sentire quella lingua che si attardava su ogni mio punto sensibile, avere in bocca un fallo inesauribile, quello stesso che la sera prima aveva avuto il merito di donarmi tanti orgasmi, avere i seni stritolati ed i capezzoli titillati, mi provocarono, in men che non si dica, il primo orgasmo, tutto raccolto dalla famelica bocca del mio Lucio. Subito mi proiettai a baciarlo in bocca, per carpire il mio sapore, ma anche per trasmettergli dalla mia quello del fallo di Marco.
    
    Dopo di che, mi impalai sulla magnifica asta ben ritta e cominciai una frenetica cavalcata, quasi come una provetta amazzone.
    
    Marco prese a stuzzicarmi il buchetto, abbastanza insalivato da Lucio e spesso avvertivo d'essere penetrata anche lì da uno o più dita.
    
    Lucio, in piedi sul letto, davanti a me, mi scopava in bocca e così, con uno dei miei soliti guaiti da cagna in calore, raggiunsi ...
    ... l'ennesimo orgasmo. Questa volta, però, Marco mi seguì a ruota ed io mi sentii inondata come da un fuoco.
    
    Allora feci distendere Lucio sul letto e, immediatamente, gli posizionai la fica sulla bocca, mentre, nella posizione del 69, mi spingevo l'amato cazzo.
    
    Sentivo sulle labbra della fica il risucchio esercitato dal mio amore, che era agevolato dalla posizione da me assunta. Ma anch'io avevo sete e, presto, fui riempita, direttamente in gola, da potenti schizzi di sperma, che bevvi come un'ingorda.
    
    Erano le 18,00. Ci rivestimmo e andammo dalla "malatina"? Macché! Non v'era fiore più florido. Francy era allegra, sorridente e abbigliata in maniera abbastanza seducente. Ci disse che il "riposo" pomeridiano era stato, per il suo mal di testa, un autentico toccasana.
    
    Ora era svanito ed aveva voglie di divertirsi, perché no, anche alla maniera provocatoria del suo Marco.
    
    Io l'abbracciai e baciai come se quella fosse stata un'amica che sapevamo persa, ma poi ritrovata.
    
    Quella sera ritornammo a passeggiare sul lungomare di Marzamemi e, contrariamente a quello che può dirsi delle sicule, dovetti prendere atto che riescono ad apparire davvero sfrontate.
    
    Incrociavamo, infatti, ragazze che celavano ben poco delle grazie di cui erano detentrici. Ci sedemmo su una panchina a mangiare un cono gelato e davanti a noi sfilava tutto quel ben di "gnocca". La cosa, naturalmente, esaltava ancor più i nostri maschietti, al punto da renderli sempre più audaci. Quando, come ...