Le pieghe del tempo
Data: 28/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Beinhorn
... stava recitando, era sincera. Mi desiderava con tutta sé stessa quella sera.Le urla proseguirono, tra il mio nome, uno sbattimi, uno spaccami, un riempimi. Sparati nel microfono come proiettili di mitraglia. Alzai il volume al massimo per sezionare il minimo dettaglio dei suoi sospiri e della sua gola graffiata dalla poca saliva, dalle urla strozzate e continue. La mitraglia non sbagliava un colpo e mi sentii, sulla quarta dimensione, raggiunto, colpito, messo al tappeto, crivellato di colpi con il cuore impazzito.L’ultima nota fu quella del rantolo. Le urla interrotte dall’intensità del piacere. Le profonde inspirazioni che si concludevano con un sibilo, come per prendere tutto il fiato possibile, tutta l’aria possibile. Mi immaginai il suo seno dilatarsi sopra la cassa toracica al massimo dell’estensione. Mi immaginai davvero, come fossero reali, i suoi seni alla portata della mia mano, della mia bocca, i capezzoli induriti, appuntiti. Dio, se li avessi avuti lì, in quell’esatto momento! Raggiunse l’orgasmo e per un attimo, quasi interminabile, ci fu un silenzio profondo.Poi la voce rotta, roca, a richiedere la mia presenza, l’urgenza di avere un corpo lì vicino da spremere. Il mio, in quel momento. Il suo, madido di sudore e gonfio di piacere e di attesa dell’amante.Spensi il telefono, ma prima cancellai definitivamente quella cartella. La dose di ricordi, per quanto intensa, poteva dirsi conclusa. Da questo punto in poi sarebbe stata solo una serie di tracce nella mia memoria.Riponendo il telefono sul mobile ripensai a L, adesso così vivida come se l’avessi appena incontrata. Sentii il profumo dei suoi lunghi capelli mogano. Rividi i suoi occhi da gatta, il suo mascara.Mi chiesi chissà dove fosse ora, chi stesse amando in questo momento e se, mentre stesse godendo dell’impeto del tuo amante, un piccolo granello di memoria di me avesse parte nel suo piacere.Pura illusione, ma mi piacque pensarlo aldilà di ogni realtà.