Alla giovane cagnetta piace l'osso
Data: 02/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano
Avevo lasciato tutto nelle mani dei miei collaboratori, di cui mi fido ciecamente e andai in quell'albergo sulla costa per prendermi una pausa dal lavoro. Ne avevo proprio bisogno. Non mi piace andare tra la folla sulla spiaggia, così mi dividevo la giornata tra la piscina e la spa. Però, dopo già un paio di giorni cominciavo ad annoiarmi. Sentivo il bisogno di dovermi scaricare anche con un po' di sesso. Così, una sera ho acceso la tv in camera ed mi sono sintonizzato su un canale a pagamento che trasmetteva filmati erotici. Ma, cazzo, erano tutti etero! Ho visto certi cazzoni che sparivano in culetti anche attraenti, ma erano sempre donne, porca miseria. Mi sono tirato un paio di seghe ma non mi sentivo soddisfatto. Avevo bisogno di altro.
La mattina dopo, mentre ero a colazione, vidi che in un tavolo vicino era venuta una famiglia composta dai genitori, più o meno della mia età, e dal figlio. Accidenti quanto era carino! Anzi direi proprio bello! Biondino, ma di quel biondo non troppo acceso. Piccolino di altezza ma ben proporzionato.
Era certamente maggiorenne, avrà avuto 20 anni circa, ma ne dimostrava meno. Era vestito con solo un piccolissimo pantaloncino ed una canottiera colorata che mettevano completamente in mostra il suo bel corpicino. Alla caviglia aveva tatuato un piccolo fiore che risaltava sulla sua pelle molto chiara. Il mio attrezzo tra le gambe ebbe un sussulto ma non potevo certo farmi scoprire. Cercavo di guardare un po' dappertutto in giro ma ...
... ricascavo sempre a guardarlo ed a desiderarlo.
Quando mi accorsi che aveva due occhi verdi meravigliosi che sprigionavano innocenza mi resi conto che mi stava guardando anche lui. Anche lui tornava a guardarmi continuamente e, forse, non tanto innocentemente. Era un continuo guardarci e non guardarci.
Non mi era mai capitato di avere rapporti con ragazzi così giovani. Non avrei mai pensato che uno così mi potesse interessare tanto, ma il mio attrezzo continuava a non avere pace.
"Ma che mi passa per la testa", mi dissi. "Ti stai invecchiando!".
Tornai ad essere padrone di me stesso e, appena il mio amico attrezzo me lo rese possibile, mi alzai e tornai in camera per cambiarmi. Mi misi il costume ed andai in piscina. Mi allungai su una sdraio all'ombra e leggermi con tutta calma un bel romanzo giallo. La piscina era praticamente deserta perché, specialmente di mattina, tutti gli ospiti dell'albergo preferivano la spiaggia, così che me ne potevo stare beato in serena solitudine.
Venne il cameriere a chiedermi se volevo qualcosa da bere e mi feci portare un cocktail analcolico a base di frutta varia. Ahhh, che tranquillità! Lontano dai problemi del mondo e da certe tentazioni che scombussolano il corpo e l'anima. Non potevo chiedere di meglio.
Però, ad un certo punto, chi ti vedo? Proprio il bel ragazzo, che era venuto anche lui in piscina. "Chissà perché?", mi domandai. Mi passò davanti e lo guardai con la coda dell'occhio per non farmene accorgere. Potei vedere, ...