1. un amante che si chiama mamma


    Data: 02/03/2018, Categorie: Incesti Autore: giuliano, Fonte: RaccontiMilu

    ... ritrovai solo e con mia madre ubriaca, non sapevo cosa fare...le sollevai le gambe e la distesi sul divano, dalla sua bocca uscirono frasi sconnesse e senza senso, nel cercare per lei una posizione più comoda e meno improvvisata inavvertitamente posai le mani sulla sua pancia, la sensazione fu magnifica e recenti ricordi ritornarono alla mia mente, come in un film rividi le scene di alcuni mesi prima, il suo corpo, le cosce affusolate, il suo inguine, la candida pelle.... fu tutto un susseguirsi di emozioni incontrollabili.Dentro me sentivo montare la voglia di lei, avrei potuto approfittarmi della circostanza senza farmi scrupoli la voglia d'infilare le mani sotto il vestito era tanta, al punto che con discrezione e timore sollevai il bordo dell'abito e chinando leggermente il capo sbirciai fra le pieghe della gonna lo spettacolo delle sue gambe coperte dalle calze scure mi creò un groppo in gola al punto che dovetti recarmi in bagno per cercare di smorzare la mia eccitazione.Mi stavo masturbando quando dentro me una vocina mi suggeri di fregarmene, di ritornare in soggiorno di approfittarmi della nuova condizione che si era creata, l'esitazione era tanta, con decisione ritornai da lei, mia madre si era scomposta e le sue gambe erano sconciamente divaricate in una postura lasciva che permetteva la visione delle sue grazie.Una stretta al cuore e una salivazione abbondante mi consigliò di prendere il controllo della situazione e di gettarmi in questa nuova avventura con ...
    ... determinazione, il rumore del Nylon stracciato era una dolce musica, avevo lacerato i collant di mia madre sul davanti, mettendo in mostra le mutandine azzurre di seta, davanti a quella visione non resistetti, il mio volto si getto fra le sue cosce annusai con veemenza l'odore che traspariva dagli slip un odore aspro, potente, che mischiato a quello della pipi diventava per il mio olfatto un aroma delizioso che racchiudeva l'essenza del sesso.Mi sembrava d'impazzire dalla gioia, ero disteso sopra lei, i collant stracciati e smagliati le davano un carica erotica senza pari, il suo corpo caldo ed accondiscendente emanava sensazioni di sensualità in continuazione, con mossa rapida e decisa lacerai il vestito nella parte superiore lasciando il suo petto coperto dal piccolo reggiseno azzurro in tinta con le mutandine, la mia mano entro sotto la stoffa alla ricerca del capezzolo lo strinse creandomi un' immenso piacere, il suo seno protetto solo dalla leggera barriera della seta esplose in tutta la sua perfezione quando lo liberai dalla costrizione della stoffa, i capezzoli rosati e la candida carne dei seni erano un invito irresistibile per la mia bocca.Mi gettai come un assetato su quei meraviglioso petto lasciando una scia di saliva da una coppa all'altra, al colmo del desiderio ad alta voce dissi:�Mamma amore mio ti amo�Con spavento mi accorsi che i suoi occhi mi fissavano, la paura di una sua reazione violenta e di un ritorno al recente passato mi pervase, mi bloccò, il mio stomaco ...
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