La gita degli anziani
Data: 02/03/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: amolafi, Fonte: Annunci69
Vista l'età, io e mia moglie abbiamo deciso di partecipare alla gita di tre notti e quattro giorni del gruppo della terza età del paese. Il programma prevedeva Napoli, Caserta e la costiera amalfitana.
Senza entrare in particolari turistici, il primo giorno, subito dopo l'arrivo ci siamo fatti la reggia di Caserta e i suoi giardini, poi siamo ripartiti per Napoli e dopo la cena un giro nella zona del Maschio angioino e poi a nanna.
Appena toccato il cuscino mi sono addormentato ma, poco dopo le cinque mi sono svegliato con i crampi alle gambe. Dopo aver cercato sollievo in tutte le posizioni possibili mi alzai e cominciai a camminare avanti e indietro per la camera per avere un po' di sollievo, naturalmente con la luce accesa. Dopo qualche minuto mia moglie si svegliò e si lamentò che con la luce accesa non riusciva a dormire, così mi lavai, mi vestii e uscii con l'intento di fare una passeggiata.
Arrivato nella hall sentii un buon profumo di caffè, era il portiere di notte che se lo era appena preparato e me ne offrì una tazzina e mentre stavo per uscire a fumarmi una sigaretta mi sentii chiamare, era la Wanda, una simpatica vedova più o meno della mia età:
"Dove stai andando? E' successo qualcosa?"
Le raccontai il motivo della mia presenza e chiesi a lei cosa ci facesse alle sei di mattina già alzata.
"Caro mio, stare a letto da soli è brutto quando ti vengono certi pensieri e vorresti avere qualcuno vicino e allora è meglio alzarsi."
Le chiesi, se non ...
... ero indiscreto, quali fossero questi pensieri e lei mi rispose dicendo che se venivano a mia moglie era fortunata perché le bastava allungare una mano o una gamba mentre lei aveva poco da allungare perché non c'era nessuno che glie li facesse passare.
Pensai che una cavalcatina con la Wanda l'avrei fatta volentieri e le dissi che se voleva potevo farle compagnia io.
"Ma sei scemo? Mi prendi in giro?"
Risposi che non stavo scherzando e che avevamo a disposizione un paio d'ore prima che gli altri scendessero. Era evidente che la tentazione era forte ma era ancora un po' dubbiosa:
"Dimmi il numero della tua camera, poi tu sali e lasci la porta accostata e tra cinque minuti salgo io. Se trovo la porta chiusa non è un dramma e dimentichiamo quello che ci siamo detti."
La porta era accostata e lei era già sotto le lenzuola, nel semibuio mi spogliai e mi sdraiai accanto a lei cominciando ad accarezzarla e a baciarla (meno male che si era appena lavati i denti ed aveva l'alito profumato), forse per una forma di pudore aveva la camicia da notte che le tolsi subito, le accarezzai la schiena e le natiche per poi passare al seno, non troppo abbondante e ancora ben consistente, poi le misi le mani sulle spalle e la mandai giù e quando lo ebbe il cazzo davanti alla bocca lo prese cominciando a pompare velocemente e tenendo in bocca solo la cappella, era stata istruita male dovevo correggerla. Le dissi che mi sarebbe piaciuto di più se lo avesse preso in bocca tutto e avesse ...