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Sottomesso 2
Data: 03/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ivrea69
Ogg: annunci 2 Data: 26.02 14:13 Lo guardai ed il suo viso non trasmetteva alcuna espressione. Mi aspettavo di vedere trapelare qualche sensazione. Feci l’errore di domandargli se gli stesse piacendo. Mi fissò in viso con un sguardo gelido, mi afferrò con forza il cazzo e iniziò a schiaffeggiare la cappella e sempre guardandomi mi disse che non erano affari miei. Mi faceva male sia la mano che strizzava sempre più forte il cazzo che le sberle che avevano preso un ritmo prima forte e poi rallentato. Mi sembrava che la cappella stesse per scoppiare. Smise di picchiarlo e piano piano allentò la presa. Sentii il calore della cappella e la circolazione riprendersi. Chiusi gli occhi riprendendo fiato. E di nuovo senti che la povera cappella era di nuovo soggetta a qualche trattamento… Guardai, la leccava con la lingua larga come quando si lecca vogliosamente il cono gelato che si sta sciogliendo, le leccate intervallate da piccoli bacini e da piccoli soffi. Le dita di entrambe le mani mantenevano bello dritto e scappellato il cazzo. la lingua scese lungo tutta la lunghezza per poi risalire. Sentivo la saliva colare sulle palle. La mia cappella paonazza, lucida, tesa e per quanto la sua lingua fosse morbida, ad ogni pennellata era come se ci avesse passato del fuoco. Si sollevò e iniziò ad accarezzarmi con movimenti circolari delle dite le chiappe che si avvicinavano sempre di più al buco. Le afferrò e iniziò a massaggiare, a forzare, ad entrare, a dilatare con i pollici il ...
... buchetto. Chiusi gli occhi e cercai di rilassarlo il più possibile. Meno resistenza avrebbe avuto meno dolore avrei sentito. Continuò con il massaggio e la lubrificazione con la saliva. Sentivo le dita che entravano e uscivano. Le dita che allargavano e che giravano all’interno. Ogni tanto si interrompeva e soffiava sul buco. Avrei voluto vedere come reagiva il buco a quei massaggi e a quelle pause. Forse cercò di entrarci con due o tre dita perché’ sentivo che lo stava forzando. Cercai di rilassarlo ancora di più cercando di ‘spingere’ in fuori. Le sentii scivolare dentro piano, non provai dolore ma una sensazione di piacere e rilassamento. Sentii un calore sulle chiappe e guardai. Non erano dita ma mi stava infilzando con il suo cazzo. Una sensazione di caldo e di essere colmo. Le sue mani afferrarono le chiappe e le tennero ben aperto mentre iniziò a sfilarlo piano piano per poi farlo scivolare di nuovo dentro. Lo sentivo percorrere il canale avanti ed indietro e quando affondava fino in fondo retrocedeva di pochi centimetri per poi andare di nuovo in fondo. Il mio respiro si sincronizzò sul suo movimento a percussione. Si abbassava sulle gambe, si sollevava in punta dei piedi, si spostava leggermente sulla sinistra e sulla destra e così ad ogni percorso di quel siluro andava a premere all’interno del mio culo in zone diverse. Mi sentivo aperto, totalmente aperto. Come avrei voluto poter vedere il mio culo slabrato, il suo cazzo duro che spariva ingoiato dalla mia carne o ...