1. Sottomesso 2


    Data: 03/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ivrea69

    ... anche semplicemente vedere tutta la scena. Invece riuscivo solo a vedere lui che un po guardava me in viso e un po’ tra le mie gambe, il mio ventre che quando affondava in fondo si muoveva ed il mio cazzo che vibrava a seguito delle sue spinte. Con le mani mi tenevo saldo al lettino perché’ le sue spinte a volte violente mi avrebbero spinto via. Non so da quanto tempo mi stesse penetrando ma so che non avrei voluto che smettesse. E invece lo sfilò, rimase fermo e pensai che l’avrebbe rifiondato dentro senza alcun preavviso. Afferrò’ le gambe e mi spinse verso l’alto del lettino appoggiandole sul letto. Commento con un ‘Bravo ragazzo’ mi sai piacendo. Wow! Si diresse al lavandino, si lavò mani, il cazzo e si rinfrescò il viso. Mi ordinò di alzarmi e venire al lavandino. Posizionai le gambe giù dal lettino e sentii il peso del mio corpo sul culo aperto. Quando mi alzai il buco aveva quasi fatto ventosa con il letto. Mi portai la mano a culo un po’ per toccarlo per capire com’era messo e un po’ perché’ sentivo un caldo rigolo di liquido colare. Sulla mano come un gel trasparente. Lo guardai e lui mi disse che non mi era venuto dentro e che era tutta roba mia. Lui prese una spugna, la bagnò con acqua e iniziò a passarmela sul viso, sul collo. Scese lungo il torace per poi arrivare al cazzo. se la temperatura dell’acqua sul viso e e torace era piacevole, sul cazzo invece era fastidiosa, troppo calda, avrei voluto acqua gelida per rinfrescare quel pezzo di carne. Mi fece girare ...
    ... e iniziò a passarmi la spugna sulla schiena scendendo verso il culo. Appoggiò la mano sulla schiena e mi spinse in avanti. Con un piede mi diede un calcio all’interno della caviglia. Così allargai le gambe e mi trovai a 90 gradi. Inzuppò di nuovo la spugna e la strizzo all’interno delle natiche facendo correre l’acqua su quel povero buco tanto tartassato. Che piacere, sentivo del fresco… pensai che essendo ancora ‘aperto’ dell’acqua vi stesse entrando. Continuò a farmi colare dell’acqua tra le natiche e poi inizio a passarmici la mano bagnata. Mentre una mano strizzava l’ acqua che colava dalla spugna, l’altra mano accarezzava il solco e le dita solleticavano il buco e cercavano di tenerlo aperto più possibile per farci scivolare l’acqua sopra e dentro. Appoggiò entrambi le mani alle natiche e le tenne aperte mentre il viso si avvicinò e la sua lingua accarezzò le labbra del buchetto e le sua lingua entro dolcemente. Sentivo di nuovo del calore risalirmi lungo il ventre e avrei voluto che la sua lingua entrasse e non restasse invece li sull’uscio. Prese un telo e mi asciugò. Afferrò il cazzo, lo scalpellò dolcemente e sempre dolcemente lo tamponò. La cappella era rossa violacea e sensibilissima. Poi passò al culo. Una strofinata alle chiappe e poi passò al tamponamento più interno. Mi disse di seguirlo. Mi fece appoggiare il torace sul lettino e me fece aprire le gambe. Ero di nuovo a 90. Mi disse che ora mi avrebbe spalmato di crema idratante e lenitiva visto che ero così ...