La nostra notte
Data: 04/03/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Animanera85
Adoro dormire tra le tue braccia. Adoro sentire il calore del tuo corpo, il tuo petto nudo sfiorare i miei capezzoli. Mi accarezzi e mi baci dolcemente, sei premuroso e attento ad ogni mio desiderio. Sento la tua lingua risalire sul lobo del mio orecchio e poi penetrare piano a simulare un amplesso. Mi eccito immediatamente e tu lo sai. "Cosa c'è Troia? Cosa vuoi Puttana? Ti ecciti subito come una cagna in calore, quanto sei Troia?". La tua voce é dura, arroncchiata dal desiderio, non c'è più nessuna traccia dell'immensa dolcezza di poco prima. Dovrei sentirmi umiliata o offesa ma sono ancora più eccitata. Sono una Troia, lo so e ne sono fiera. La tua bocca si sposta dal mio orecchio al mio seno, la tua lingua gioca col mio capezzolo già teso, sento la punta girare intorno e poi le tue labbra che si aprono per succhiarlo, i tuoi denti affondano nella mia carne delicata. Fa male ma non riesco a chiederti di smettere. Il mio respiro si fa più pesante, voglio godere e lo sai. "Puttana, vuoi essere scopata?" Nonostante la mia voglia infinita non rispondo, troppo presa dalle sensazioni contrastanti che la tua bocca mi regala. Mi arriva uno schiaffo in pieno viso, mentre con l'altra mano mi tiri capelli, quei capelli che ti piacciono tanto e che ami accarezzare quando mi accoccolo su di te. "Troia, quando ti parlo mi devi rispondere! Hai capito???" Un altro schiaffo segue il primo, e poi un altro ancora. Il lieve bruciore mi segna la guancia, ma non faccio nulla per tentare di ...
... fermarti. "Non vuoi parlare? Va bene! Allora stai muta." Nel dire questo ti sfili i boxer, e porti il tuo membro duro ed eretto a contatto con le mie labbra. Apro la bocca senza bisogno che tu dica altro, ti voglio fare godere come solo tu sai fare con me. Ti muovi dentro di me, dettando il ritmo, cerco di muovere la lingua per aumentare il tuo piacere ma in un attimo ti allontani da me. Prendi i boxer impregnati dal tuo odore di uomo e me li infili in bocca senza alcuna gentilezza. Ti fermi un attimo e mi guardi soddisfatto. "Adesso si che starai muta". Un sorriso ricco di anticipazione ti solca il viso e guardandoti mi eccito ancora di più. So che hai qualcosa in mente e non vedo l'ora di scoprire cos'è. Mi sposti di peso, girandomi a pancia in giù. Sento il tuo sguardo che mi percorre, facendomi pregustare ciò che mi aspetta. Ami il mio culo, me lo dici spesso ed è lì che desidero sentire le tue mani, immagino il tuo tocco forte e duro insieme. Invece mi accarezzi lentamente, stupendomi col tua dolcezza, segui la linea dei miei fianchi fino al bordo del minuscolo perizoma trasparente che prontamente fai scivolare giù dalle mie gambe, fino ai piedi. Ne prendi uno tra le mani e lo porti alla tua bocca, succhi le dita e giochi con la lingua tra esse mentre io posso solo mugulare di piacere nonostante il suono dei miei gemiti sia attutito dalla stoffa che ancora mi imbavaglia. Lasci andare il mio piede e sento il tuo peso abbandonare il materasso. Ti sei alzato, ma perché? Non ...