La pineta di lido di classe - Racconti Erotici

La pineta di lido di classe

... raggiungo dopo qualche metro nella boscaglia: si è fermata e mi aspetta.

Senza dire una parola tiro fuori l’uccello ancora molle e lei si piega in avanti per prenderlo in bocca, senza flettere le ginocchia. Tiene la borsa a tracolla e la stuoia sottobraccio mentre mi succhia il cazzo. Appena s’indurisce un po’ si gira e mi presenta il culo: si solleva il vestito e sposta il costume. Vedo l’attaccatura dello scroto appena sotto il buco del culo che mi stupisco sia così piccolo e roseo. Lo impunto e in un attimo le sono nell’intestino caldo e accogliente. Ha due belle chiappe sode ed abbronzate ed io le agguanto con le due mani mentre, ritmicamente, le spingo l’uccello dentro per quanto posso.

“Ci stanno guardando in due” mi dice, e sono le prime parole che pronuncia. A me non interessa, ma per lei pare che sia un problema, così si rimette in piedi mentre si risistema il vestito.

“Ciao, ci rivedremo”, e sparisce nel sentierino verso la strada sterrata. Io aspetto un minuto, poi esco a mia volta dalla boscaglia. La vedo già lontana camminare svelta.

“Grazie, è stato un piacere incontrarti” dico a voce bassa nella sua direzione; poi seguo i suoi passi verso la macchina che mi riporterà a casa.

Mentre mi allontano, in mezzo alla campagna che mi divide dall’Adriatica, già mi dico che presto tornerò a cercare qualcuno che me lo dia, invece che prenderlo.

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