La Vampirona
Data: 05/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Crooky
... Mi hai fatto pigliare ‘na paura figlio mio!» dopo si curva e sistema le buste della spesa sulla pedata di uno scalino e quando si raddrizza Nando le è già accanto. Allora lei muove la mano destra verso la fronte ravviandosi i capelli e gli dice: «Sì, Pippotto sta sopra, vuoi venire a trovarlo?» Anna Maria aspetta inutilmente per qualche secondo una qualunque risposta di Nando, poi intercetta lo sguardo del ragazzino, prima concentrato ad esaminare i sui suoi seni e quindi mentre, lentamente, si sposta a squadrare verso il basso; passa un altro secondo: «Ehm… sì, mo vengo con voi così sto un poco con Pippotto e facciamo due chiacchiere» quindi Nando le scruta il viso e resta in silenzio a studiarne i lineamenti. È sicuro, adesso sa per certo che la donna non indossa il reggiseno, pensa: «Hmm… chissà quante ne ha fatte di “spagnole”, ‘sta grande troia!». La luce zenitale che invade il corpo scala esalta i rilievi dei capezzoli di Anna Maria che premono sul tessuto tirato del vestito, pieno delle abbondanti mammelle. «’Sta cagna va cercando qualcuno che se la chiava!» aveva detto Vittorio a Nando un pomeriggio, un paio di mesi prima. Erano insieme a smontare i pochi pezzi rimasti sul telaio di una motocicletta rubata, ormai abbandonato in fondo a un vicolo fetente di piscio, escrementi e munnezza, quando notarono una cagna strusciarsi contro un cancello chiuso dall’inferriata lavorata a “ferronnerie”. Subito dopo l’avevano vista rigida, girata di schiena e con la coda alzata, ...
... spingere disperatamente gli organi sessuali tra i vuoti degli arabeschi traforati. Dall’altra parte del cancello, a poca distanza da loro, un cane girava su sé stesso, con almeno 15 centimetri di glande sguainato, impossibilitato a montarla. «’Sta cagna ha bisogno di una bella mazza in culo!» aveva aggiunto Vittorio. Poi Nando l’ aveva visto raccogliere un tubolare, avvicinarsi alla recinzione e provare brutalmente a infilzare l’ano della cagna che, appena colpita, guaì e scappò via. «Le femmine vogliono solo una cosa: una bella mazza tosta “di consolazione” in culo!» e i due amici avevano riso a piena gola. Adesso però Nando ha una femmina vera di fronte a sé. Certo, Anna Maria è anche la madre di Pippotto, ed è un’amica di famiglia che conosce e frequenta i suoi genitori da vent’anni, praticamente da quando sono andati a vivere in quel rione di merda. Ma a tutto questo Nando non pensa nemmeno per un secondo, desidera soltanto chiavarsela. Se la immagina come la cagna che aveva visto con Vittorio, nuda, mentre spinge il culo bianco e carnoso contro quel cancello a “ferronnerie”, aspettando solo di essere fottuta. Desidera chinarsi ad annusarle il buco del culo e, con lei ancora piegata a novanta gradi, affondare la lingua nella fessa in calore. «Signo’ avete sudato a fare le scale con questa spesa. ‘Na bella femmina come a voi… mo vi aiuto un poco io!» dice, mentre le sfiora con l’indice e il medio il solco tra i seni gonfi, dove sono radunate poche gocce di sudore. Anna Maria ...