Hostel - Racconti Erotici

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... alla parete della doccia. Con l'aiuto delle mani infilai il glande nella sua vagina. Lei iniziò a muoversi su e giù, mentre le nostre bocche si esploravano a vicenda, ed esplorano le guance, i colli e e le spalle l'uno dell'altro, in una giungla di cappelli blu e neri. Quando lei sentì che stavo per venire infilò delicatamente un dito nel mio ano, provocandomi un orgasmo fantastico. Mi resi conto subito che però lei non era ancora venuta. Per non interrompere la stimolazione portai prima due dita, e poi anche la lingua suo clitoride. Dopo pochi secondi raggiunse un secondo orgasmo. A quel punto ci scacquammo via il sudore, ciò asciugammo a vicenda e ci rivestimmo. Le chiesi il suo numero, ma rifiutò di darmelo, dicendo che le storie che nascono in viaggio, non devono mai infilarsi nella nostra quotidianità. Probabilmente aveva ragione. Ci addormentammo insieme, dopo un po' di chiacchere, sui pouf della hall. Al mio risveglio lei era già uscita.