1. Le masturbazioni di mio figlio


    Data: 06/03/2018, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti

    ... Provai a presentarmi a lui solo con una veste da camera senza reggiseno in modo che si potesse intravedere l’areola ed il capezzolo di un seno. Poi, facendo finta di non accorgermi che la veste si fosse aperta, gli mostrai il seno per intero, lui con gli occhi strabuzzati non capiva perché io, sua madre, mi comportassi così, alla fine se ne fece una ragione e cominciò a masturbarsi con più vigore. Il mio gioco funzionava bene. Entrammo così nel vortice di un gioco pericoloso, mi piaceva mostrarmi sempre di più e tutto questo mi eccitava tanto che poche seghe dopo, una sera, mi sedetti di fronte a lui sempre con la solita vestaglia da camera senza mutandine e, seduta con le gambe aperte, scostai il lembo della vestaglia e gli mostrai chiaramente la mia patatina. Rimase senza parole e sborrò immediatamente. Rimasi molto sorpresa, ma anche lusingata, di aver fatto su di lui un tale effetto. La prima sera la cosa mi eccitò terribilmente tanto che dopo aver lasciato la sua camera fui io a masturbarmi nel silenzio ed il buio della mia stanza. Mentre da sola mi rilassavo dopo l’orgasmo avuto, decisi che lo avrei rifatto di nuovo. Così le volte successive non mi bastò spostare il lembo della vestaglia quando ero di fronte a lui, ma la lasciavo cadere completamente dalle spalle mostrandomi completamente nuda mentre lui mi regalava lo spettacolo della sua masturbazione. In quella situazione più volte ho ceduto alla tentazione di accarezzarmi con lui. Mi massaggiavo il clitoride, mi ...
    ... passavo le dita tra le labbra della mia vagina, le aprivo e le facevo scivolare dentro. Matteo diventava pazzo quando lo facevo ed io non ci misi troppo a decidere di masturbarmi senza pudore davanti a lui, anche perché, dopo la separazione da suo padre, non avevo mai avuto relazioni con altri uomini ed il sesso mi mancava molto. L’incesto con mio figlio non aveva mai fatto parte delle mie fantasie ma una sera scattò qualcosa, iniziai a desiderarlo, sentivo che forse non sarei più riuscita a resistere a questa insana tentazione. Seduti sul suo letto, nudi ed eccitati, l’uno di fronte all’’altra, con le gambe aperte, mi avvicinai a lui fino a che il suo sesso non fu contro il mio pube. Fino ad allora era solo un contatto quasi casuale, poco a poco la sua cappella cominciò a scivolare tra le labbra aperte ed umide della mia vagina. In quel momento ancora non si poteva parlare di penetrazione, potevamo bloccarci e non commettere quel gesto innaturale, ma ne io ne lui avevamo intenzione di fermarci. Matteo spinse un po’ di più ed io per risposta non feci niente per impedirglielo così la sua cappella scivolò lentamente dentro di me. Mi resi conto che stavo facendomi penetrare da mio figlio e, nonostante tutto stavo apprezzando enormemente la cosa. In un attimo di lucidità mi resi conto che ciò che stavamo facendo avrebbe cambiato enormemente d’ora in avanti i rapporti con mio figlio e l’idea mi spaventava, allora chiesi, sinceramente senza molta convinzione, a Matteo di fermarsi ma ...