1. LE DUE SCHIAVE


    Data: 07/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: flinn, Fonte: RaccontiMilu

    Conoscevo Carla dai tempi del liceo. Praticamente ci confidavamo tutto da allora, e così le ho raccontato anche delle mie avventure con Angelo, l'amante di mio marito. Lei non si è stupita né scandalizzata per nulla, ma anzi mi ha detto che conosceva delle persone a cui piaceva far dei giochi particolari. Lei li frequentava già da un anno. Si tratta, mi aveva detto, di un gruppo di imprenditori bresciani, che ogni tanto organizzano dei party in cui una o due ragazze sono messe al centro dell'attenzione in modo particolare. Mi aveva incuriosita e le avevo chiesto di descrivermi la situazione. "Si tratta" mi aveva spiegato, "di andare lì a casa di uno di loro, quando si radunano per giocare a carte, e mettersi a disposizione. In pratica quando vado lì io faccio la schiava, e loro possono farmi tutto quello che vogliono. Naturalmente nessuno paga nessuno, lo si fa solo per divertimento. E la serata finisce sempre con la ragazza, o le ragazze, che si fanno scopare da tutti." "E il sesso è protetto oppure no...?" avevo chiesto io. "No", mi aveva spiegato, "andiamo lì con il nostro certificato e facciamo tutto a pelle. Io prendo la pillola perchè spesso loro mi eiaculano dentro... a quest'ora sarei madre di venti bambini!" Io a quel punto ero curiosissima: "E come si fa a partecipare...?" "Niente, la prossima volta, che sarei da sola, vieni con me. Loro si fidano. Solo una volta ho portato una donna di trentacinque anni che a metà serata si è incazzata di brutto per i trattamenti ...
    ... ricevuti e ha voluto essere portata a casa, e quella serata mi è costata una punizione esemplare che non posso dirti, ma in genere va tutto bene. Tieni presente che devi essere disposta a praticamente TUTTO..." "Anche a sadomaso e roba del genere...?" ho chiesto io. "Tutto." ha ribadito lei. Io ci ho pensato un po' su, poi le ho detto: "E dai, ci sto... mi porti con te?". "Guarda che dovrai essere una schiava del tutto sottomessa..." mi ha ripetuto lei. "Sì, dai, lo voglio... voglio provare questa cosa estrema, sarò brava, vedrai..." "Va bene... lo dirai a tuo marito?" "Certamente!" ho risposto io ridendo, e anche lei si è messa a ridere. Così, il giorno stabilito, verso mezzogiorno, Carla è passata a prendermi con la sua auto a casa nostra. Mio marito mi ha baciata appassionatamente, quasi non voleva lasciarmi andare, io, perfida, nel salutarlo gli ho detto: "Ciao amore, mi riporta qui Carla domani... stai tranquillo... non mi succederà niente... tranne che mi farò fare di tutto...!", poi ho aperto la porta e me ne sono andata. Carla mi aspettava in auto, e come mi sono seduta accanto a lei mi ha chiesto: "Ti sei depilata sotto?" "No... perchè, dovevo?" "Scusa, non te l'ho detto io, ma avresti dovuto. Probabilmente si incazzeranno con me, ma pazienza. Sei pronta?" "Pronta..." ho aggiunto. "Il certificato?" "In borsa, e a posto!" "Andiamo allora" e ha acceso il motore ed è partita. Abbiamo preso l'autostrada A4 per Venezia, siamo uscite a Ospitaletto e ci siamo dirette verso ...
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