1. LE DUE SCHIAVE


    Data: 07/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: flinn

    ... seduti al tavolo da gioco mi fa cenno di avvicinarmi. Quando gli sono accanto mi mette una mano sul culo, mi palpa liberamente, poi mi accarezza i seni, stringe un po' i capezzoli ma senza farmi male. Dice: "Tu sei scusata, ma se torni qui devi depilarti, intesi?" "Sì signore..." rispondo. "E comunque," continua lui, sempre accarezzandomi ovunque, "questa nuova ha una pelle incredibile, sentite come è liscia!". Mi si fanno tutti intorno, mi toccano dappertutto, e i commenti sulla mia pelle si sprecano. Sono sinceramente ammirati. Uno di loro dice: "Stasera per finire ci scopiamo tutti questa nuova, eh?" Gli altri ridono al mio indirizzo, e quello continua: "Ti facciamo il pieno di sborra dopo, lo sai? Ora però bisogna punire Carla per non averle detto di depilarsi". "Giusto..." fa un altro, "Come la puniamo?" "Si alza un tipo laido sulla sessantina, grasso da fare schifo, e dice: "Al solito, la punizione di sempre!" Gli altri lo guardano perplessi, poi il ragazzone, Enzo, dice: "Ma sei proprio stronzo, Cesare..." "E forza, che vi frega, tanto dopo fa la doccia!" conclude lui, e senza aspettare il consenso degli altri va verso Carla, la afferra per un braccio e la fa alzare, dicendo: "Dai scema, andiamo in bagno". Un uomo le dice, mentre Carla segue il ciccione: " Te lo sei meritato cretina...". La guardo in viso: la sua espressione è realmente preoccupata, e segue il suo aguzzino molto riluttante. Poi una porta si chiude alle loro spalle. Gli altri ridacchiano, e mi ...
    ... guardano. Enzo mi chiede: " Vuoi sapere cosa le fa?" ma non attende la risposta. "Non te lo diciamo, è la punizione per quelle che si comportano male, forse oggi, o un'altra volta, toccherà anche a te!" Io sono ancora in piedi davanti al tavolo da gioco, lui mi tasta ben bene ed esclama: " Cazzo come sei morbida..." Tutte quelle attenzioni mi eccitano, la situazione è al limite del brutale ma mi piace. Enzo prende a baciarmi il seno, poi scende sul ventre, mi lecca la pancia, e intanto non fa che tessere le lodi della mia pelle:" Cazzo... cazzo... sembra fatta di burro... così liscia, così morbida... bianca..." Io chiudo gli occhi e gli sussurro:" Fammi quello che vuoi, padrone..."; lui si alza, mi sovrasta e ridendo fa, rivolto agli altri: "La sentite questa puttana? Fammi quello che vuoi...! Ma certo cara... dopo ti facciamo proprio tutto...". Mi spinge via e mi ordina di andarmi a sedere per terra. Intanto la porta si riapre e Cesare rientra in sala da solo, ma mentre va a sedersi al tavolo da gioco grida all'indirizzo di Carla: "E lavati bene stronza!" Noto che si sta ancora aggiustando i pantaloni, come se se li fosse calati... ma non dico nulla, e loro non mi rivolgono la parola. Iniziano a giocare. Alla fine della quinta mano Carla torna in sala, mi si viene a sedere accanto e mi abbraccia, strusciandosi a me dolcemente. La guardo: sta piangendo in silenzio, e non capisco se la cosa fa parte del gioco o se si sia trasceso... lei mi sussurra che va tutto bene, si asciuga le ...
«1234...12»