Harem/2
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: esperia, Fonte: EroticiRacconti
La sera successiva, dopo che ebbi passato tutta la giornata tra scartoffie e inventari con l’avvocato e con il maggiordomo, finalmente ritornai all’harem a cenare. Più tardi mi ritirai nella mia camera e dopo pochi minuti sentii bussare. Era Layla, che teneva per mano una figura femminile completamente coperta da veli colorati. - Mio signore, per darti il benvenuto in questa casa, ho pensato che avresti potuto gradire di passare la notte con Zaafira, la tua concubina. Le due donne entrarono nella mia camera, e Layla continuò: - Lei è la mia preferita tra le tue donne. Non solo è la più bella, ma anche la più docile e ubbidiente tra le tue mogli e concubine. Ciononostante c'è in lei una forza, una energia alla quale è bello abbeverarsi. Lascia che te la faccia conoscere. Quando accetta di passare la notte con me, mi rende felice. Con un solo gesto le tolse il velo sopra la testa, scoprendo il suo viso. - Guarda, mio signore: la più bella tra le giovani, la perla del deserto, il fiore del Medio Oriente, Il dono più prezioso che Allah abbia fatto agli uomini (e anche a molte donne) dell'intero mondo arabo. Le afferrò una ciocca di capelli e l'arricciò intorno ad un dito. - Guarda i suoi capelli: scuri come la notte e mossi come le onde del mare. Glieli ho spazzolati io stessa tutto il pomeriggio, perché fosse ancora più bella e desiderabile per te. - E che dire dei suoi occhi verdi? Non ti sembrano carboni ardenti? E pur essendo docile non li abbassa mai, ma ti fissa sempre ...
... dritto negli occhi, con quel suo mezzo sorriso provocante, quasi a sfidarti a dimostrare di meritarti una bellezza come la sua. Era vero: Zaafira mi guardava senza nessun timore o vergogna, sorridendo appena. - Mio signore, Zaafira ti renderà il più felice degli uomini. Guarda la sua bocca, che perfezione: labbra rosse e carnose e due perfette file di denti bianchissimi. C'è una dentista che viene a visitarci tutte tutti i mesi. - Tira fuori la lingua, tesoro. - disse rivolgendosi a Zaafira, la quale fece una linguaccia. - No, solo la punta. E poi rivolta a me: - Prendi un momento in bocca la punta della sua lingua. Sentirai il suo sapore. Ubbidii. Appoggiai le mie labbra sulle sue e assaporai la punta sporgente della sua lingua. - Come di ciliege mature, mi pare. - Infatti! Te ne intendi, mio signore! Baciarla è un'esperienza indimenticabile! E devi vedere cosa sa fare con la lingua! Il sorriso di Zaafira si accentuò. Pareva contenta per le belle parole di Layla. Io continuavo a pensare che non fosse molto lusinghiero che noi si parlasse di lei come se si trattasse di un quadro, o di una cavalla da acquistare. Lei però pareva perfettamente a suo agio e mi tranquillizzai. Layla, dopo avermi fatto notare la lunghezza del suo collo (meglio di Nefertiti - disse) e il colore ambrato della sua pelle (cannella, secondo la sua definizione) rimosse un secondo velo, scoprendole il busto. Zaafira rimase immobile, con quel suo mezzo sorriso stampato in faccia, senza fare nessun gesto per ...