Relazione virtuale - cap. 4°
Data: 09/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: prassitele
Una serata molto intrigante
Fausto uscì dal bagno avvolto in una spugna da spiaggia: “Ehi, tiratardi, muovetevi. Sono le nove e mezza. Non volete andare a mangiare? Dài, sbrigatevi a vestirvi che ho intenzione di portarvi in un posto magnifico che vi piacerà senz’altro.”
Ci alzammo dal lettone e, insieme, allacciati reciprocamente alla vita, ci dirigemmo verso la doccia. Entrammo insieme nell’ampio box e Miranda aprì il rubinetto regolando il flusso dell’acqua e la temperatura. Ci godemmo per qualche minuto quella rinfrescante pioggia sul viso, mentre le mani, come se volessimo lavarci l’un l’altro, scorribandavano sui nostri corpi appiccicosi di sudore, di sperma, di succhi femminili. Non tralasciammo neppure un centimetro della nostra pelle, o forse soltanto le zone al di sotto delle caviglie. Miranda prese un flacone di doccia schiuma dal profumo gradevolissimo, me ne versò una bella sorsata sulla mano chiedendomi di strofinarle la schiena. Partii dal collo, dalle spalle, scendendo gradualmente sui fianchi, sul dorso, sui glutei, tra questi in mezzo alle cosce, provocando in lei piccoli sussulti ad ogni passaggio sul clitoride e sul buchino di dietro. Ma non potei dilungarmi troppo. Intanto lei si versò nella mano un’altra abbondante sorsata di profumato detersivo, si rigirò verso di me, strofinandolo su tutto il mio corpo, mentre io continuavo a massaggiare il suoi splendidi seni, il suo ventre, il suo monte di Venere, le sue cosce vellutate e formose. Solo ...
... qualche minuto, poi ci sciacquammo, continuando ad accarezzarci, ad abbracciarci, a scambiarci delicati bacetti.
Una voce dalla camera da letto: “Veloci, sono quasi le dieci. Finirà che non ci danno più da mangiare.
Uscimmo a malincuore dalla doccia, ressi a Miranda il suo accappatoio di spugna rosa con il disegno di un gigantesco drago verde smeraldo, mentre io mi avvolsi in un altro telo da spiaggia che avevano preparato per me.
Acchiappai il fon ed in due minuti portai i miei capelli in piena forma, asciutti e con l’onda che a me piace tanto.
Passai in camera, dove Fausto aveva già preparato, sul letto, i miei indumenti, che indossai con calma, mentre Moranda finiva la sua toelette.
Venne fuori anche lei a vestirsi, mentre io raggiunsi Fausto nel soggiorno dove lui stava già preparando un aperitivo dalla tinta leggermente rosata, ricco di un profumo di frutti diversi, che poi risultò leggermente alcolico e gradevolissimo al palato. Lo accompagnammo con dei biscottini salati e leggermente pepati. Miranda comparve quasi subito, vestita divinamente da sera, tant’è che espressi la mia meraviglia non solo per il suo charme ma anche per la velocità con cui si era preparata. Mi accorsi che non aveva trucco. Forse il segreto era questo. Però stava benissimo: il suo viso perfettamente liscio, quasi da adolescente, privo di qualsiasi imperfezione e dall’ovale perfetto era incorniciato da una cascata di capelli corvini leggermente ondulati; sotto il nasino birichino, due ...