1. la mia amica Marisa


    Data: 04/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: heirich, Fonte: xHamster

    La storia con Marisa mi coinvolse per puro caso e mi venne offerta, su un piatto d’argento, da lei stessa. Lontano da ogni pensiero, mai avrei potuto preventivare, un giorno, di farmi “la Marisa”,come veniva chiamata nel nostro gruppo oratoriale di coetanei. Si può dire che la conoscessi da sempre; parecchio più anziana di me, piccola di statura (il suo soprannome era “rasoterra”), ma ben proporzionata con tutte le sue cose al posto giusto, non dava a noi ragazzi molta confidenza, ma del resto quando si hanno quindici anni, i dieci /dodici anni in più di differenza,si avvertono parecchio (noi eravamo ragazzotti alle prime seghe, mentre lei, già signorina, aveva sicuramente accolto nel suo “nido” più di qualche uccello compiacente), per cui per noi “la Marisa” divenne un po’ l’oggetto del desiderio, il mito inavvicinabile; anche il solo suo rivolgerci la parola, per non dire un sorriso di circostanza, o darci il minimo di confidenza, voleva dire per noi essere dei privilegiati. Quel suo portamento, quel suo elegante e civettuolo modo di vestire , quel suo ondeggiare su tacchi vertiginosi, uniti a quella leggera aria di snobismo, facevano si che fosse ammirata con cupidigia da tutti mentre su di lei fiorirono, sempre inventate da noi per rendere tutto il contesto più pepato, leggende metropolitane più inusitate, come il fatto che fosse una gran scopatrice ma che fosse anche “cattivissima” e “pretenziosa” nei rapporti sessuali coi partner (non è mai stata sposata ; usava i ...
    ... maschi e li lasciava: questa almeno era la diceria che aleggiava nel nostro immaginario collettivo). Inoltre uno di noi, suo vicino di casa, si vantava di averla vista seminuda dalla sua finestra della camera e ce l’aveva descritta nei minimi dettagli intimi (certo nessuno avrebbe potuto mettere in dubbio quelle parole), e questo fece si che lui fosse diventato,ai nostri occhi, il più privilegiato di tutti anche perché non ci fu mai verso di farci invitare a casa sua per poter assistere ad un eventuale spettacolo della Marisa . Alla luce di questi racconti, sempre più fantasiosi ed esagerati, “la Marisa” quindi diventò sempre più irraggiungibile per noi comuni mortali ; ed allora cosa può fare un “comune mortale” in questa situazione : giù seghe a profusione, sborrate solitarie o collettive,dove la suddetta veniva fantasticata nei modi più assurdi e strani, ma anche più maialeschi e depravati ; veniva scopata in tutti i modi possibili , in tutte le situazioni e nulla e nessuno le faceva dire basta. Passarono gli anni e le mie prime esperienze mi fecero quasi dimenticare Marisa, anche se di tanto in tanto incontrandola, il prurito, per i pensieri che mi ricordavano la gioventù, si faceva ancora largo nella mia mente.Poi il nostro rapporto divenne, col passare del tempo , sempre più confidenziale, tanto che arrivammo a darci del tu, cosa impensabile per me solo qualche anno prima, ciò nonostante non ebbi mai il coraggio di confidarle i litri di sborra gettati pensando a lei. Qualche ...
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