Chiara un travolgente calore tra le cosce...
Data: 10/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Spettro82
Ero seduta alla mia scrivania, guardavo Max e riflettevo su quanto
raramente capita in anni di convivenza con i colleghi d'ufficio di
avere un contatto fisico che vada al di la di una semplice stretta di
mano o di un bacio sulla guancia.
Quella mattina lo avevo stretto forte a me, lui quasi sorpreso dopo un
attimo di imbarazzo aveva contraccambiato.
Il mio seno stretto al suo petto e quelle mani grandi e forti sul mio corpo
mi avevano per un istante fatto provare un emozione che poco aveva
a che fare con l'amicizia.
Max mi era sempre piaciuto, al di la della regola che mi ero imposta di
non mescolare sesso e lavoro, quando avevo letto la mail che mi
comunicava una promozione attesa da cinque anni avevo avuto il bisogno
quasi fisico di dividere la mia gioia con un altra persona.
Saremmo partiti l'indomani per il nostro ultimo lavoro insieme, ma dopo
quell'abbraccio una serie di sensazioni strane e contrastanti
iniziarono a farsi largo nella mia testa.
Mi ritrovai a fantasticare immaginando quelle mani che avevo appena
conosciuto sul mio corpo farsi più audaci e intraprendenti.
Immaginai quell'abbraccio ricevuto da dietro, con i capezzoli che mi si
tendevano sotto il tessuto della camicetta e il profumo del suo
dopobarba che mi accarezzava i sensi, mentre le sue labbra mi sfioravano
il collo.
Tornai in me, quasi la testa mi girava, quelli non erano pensieri che
mi ero mai permessa di fare, o forse si, ma ...
... un conto era abbandonarsi
nella acqua tiepida della propria vasca da bagno un altro avere quella
idea fissa mentre i suoi bellissimi occhi verdi mi guardavano, intanto che
lentamente sentivo le mutandine inumidirsi fra le mie cosce.
"Be' Chiara direi che dobbiamo festeggiare, ti andrebbe di andare a
bere qualcosa dopo cena?"
Istintivamente risposi di no, quasi consapevole che una volta soli non
avrei potuto resistere a quella voglia che stava scavando un solco
nella mia testa.
"Domani dobbiamo alzarci presto e sai che non riesco a concentrarmi se
faccio tardi, però se ne hai voglia preparo qualcosa da me a patto che tu
prometta di non farmi bere troppo."
Ormai la frittata era fatta, ero passata da lui che mi baciava su di un
divanetto in un locale alla moda a lui che mi sollevava la gonna e mi
prendeva sul tavolo tra gli avanzi di una cena consumata in fretta.
"No dai se sei stanca meglio di no, anche io ho un mucchio di cose da
fare e poi devo ancora preparare la valigia per domani"
Non ne parlammo più, ci concentrammo solo sul ristorante che dovevano
recensire l'indomani e su come impostare l'articolo.
La mattina seguente ero ancora assonnata, non ero riuscita a riposare bene, non
so' se per l'emozione provocata dalla notizia ricevuta o per le idee che la mia
fantasia stava elaborando su quello che era ormai il mio ex collega.
Mi ero alzata dal letto durante la notte in un bagno di sudore, avevo
cercato ...