Un sogno che si avvera (dedicato a zozzi67)
Data: 10/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: cuckold211
... nostri amici, divenne poi Franco, Ignazio, Fabio, anch'essi amici che frequentavamo.
Finalmente una volta, dopo l'ennesima scopata con fantasticheria, lei mi chiese:
"Ma davvero mi faresti scopare da un nostro amico? Non saresti geloso? Se è questo che vuoi, proviamo; vedi come ne godo al solo pensiero? Perciò, se a te fa piacere e il gioco non comporterà stravolgimento nel nostro rapporto, cui sai quanto tengo, sono pronta a scopare con chi vuoi; a me basta che tu lo voglia".
Queste parole mi resero l'uomo più felice del mondo e mi fecero capire quanto effettivamente mia moglie mi amasse, al punto da darsi totalmente a me, anima e corpo.
E questo segnò l'inizio di diverse esperienze che, una per volta, andrò a raccontare, insistendo sul fatto che di esse nulla è inventato, ma tutto assolutamente vero.
So già la considerazione che si faranno di me diversi lettori, per non parlare dei miei conterranei, "Ecco un altro cornuto contento", ma tant'è, perché rispondo loro che è l'invidia a farli parlare, giacché ho una moglie bella e desiderabile e me la godo come meglio credo.
Gli altri che fanno? Le pippe?
Questa che vado a raccontarvi è per me la più bella e intrigante storia che mi sia capitata, forse perché inaspettata.
Io e mia moglie ci eravamo concessi un week end a Parigi e, tra i monumenti ed i posti noti a tutti, potevamo non andare a Pigalle? Dove ci sono i porno shop?
In fondo alla strada erano visibili le pale ruotanti del "Moulin rouge"; ...
... ci guardavamo attorno, in un'atmosfera surreale, nuova per noi: negozi che esponevano, impudicamente, biancheria sexy, falli ed oggetti di tutti i tipi e dimensioni, oggetti che non se ne comprendeva nemmeno l'uso; e, poi, locali con foto di donne completamente nude, che promettevano spettacoli al cardiopalma.
Tra questi fummo colpiti da uno, che recava la scritta "SAUNA".
La cosa ci fece pensare ad un locale per massaggi e, mentre decidiamo se entrare o meno, vedemmo entrare una donna sui 40 anni, cioè in linea con la nostra età.
Fummo presi dalla curiosità e decidemmo di entrare.
Al botteghino facemmo i biglietti, devo dire di spesa alquanto modesta, ed all'ingresso fummo dotati di due asciugamani a testa, un foulard grande per lei (omaggio della casa) ed una borsetta con all'interno una chiave e dei preservativi.
Per vero proprio questa dotazione, i preservativi, ci meravigliò non poco, ma servì a farci incuriosire ulteriormente.
Proseguendo oltre, fummo inondati da un forte caldo e ci ritrovammo in un locale spogliatoio alle cui pareti erano allineati armadietti numerati.
Guardando la nostra chiave, individuammo quello che ci spettava e, apertolo, vi deponemmo gli abiti che indossavamo, restando praticamente nudi.
Ci avvolgemmo negli asciugamani che ci erano stati forniti e, accolti da un dipendente un po' avanti negli anni, fummo introdotti nei vari locali di cui era costituita la cosiddetta "sauna".
Durante il giro dei vari settori, potemmo ...