Le mie storie (26)
Data: 10/03/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: isolafelice75
... sopra il ginocchio di colore azzurro, sopra un bustino con una scollatura che lascia davvero poco all'immaginazione soprattutto perché le due testimoni sono entrambe prosperose. A cercare di coprire (inutilmente) quelle abbondanze, una giacca sempre dello stesso colore; un tacco per fortuna non particolarmente alto, ci rende pronte per l'avvenimento. Dopo aver lasciato la nostra amica tra le braccia dei genitori, ci avviamo alla chiesa che per fortuna dista neanche 100 m. All'arrivo ci sono già tante persone, i soliti parenti degli sposi che si presentano e ti abbracciano come se ti conoscessero da sempre, ma soprattutto tanti vecchi compagni di scuola. Alcuni non li vedo da una vita, un po' sorpresa dai loro cambiamenti, vengo riempita inaspettatamente di complimenti. Sono passati più di dieci anni da quando siamo usciti da scuola, sul volto di molti di noi hanno fatto la comparsa le prime rughe, i primi segni del tempo. Un paio di miei compagni hanno perso i capelli, al contrario uno di quelli che era secchione, me lo ritrovo in una forma perfetta. La maggior parte delle mie vecchie compagne abita dalle mie parti quindi ci vedevamo e ci vediamo tuttora. Poi in maniera del tutto inaspettata mi sento bussare sulla spalla, mi giro e con mia grossa sorpresa vedo lui, un mio vecchio compagno di classe, con il quale ai tempi della scuola fummo "fidanzati" per qualche mese. Avevo perso quasi del tutto le sue tracce, colpa anche del fatto che al quarto anno con tutta la famiglia ...
... si era trasferito a Milano. Ricordo che al di là del flirt, andavamo veramente molto d'accordo, soprattutto nei gusti musicali e nella passione per quel Sergio Caputo sconosciuto ai più. Il tempo di scambiare quattro chiacchiere di circostanza che la sposa fa la sua giusta apparizione. Dopo la messa, un breve spostamento sempre a piedi fino al ricevimento. Che meraviglia! Un belvedere che guarda verso Napoli! Io naturalmente sono al tavolo insieme agli altri tre testimoni (la mia amica ed i due dello sposo). Ci sono tante persone, ogni tanto però scambio uno sguardo sorridente con il mio vecchio amico che siede qualche tavolo distante dal mio insieme agli altri compagni di classe. Ricordo che tra una portata ed un'altra mi alzo dal posto, vado da loro e mi siedo naturalmente di proposito sulle sue gambe. L'atmosfera è molto gioviale e simpatica, come al solito vengono tirati fuori i peggiori aneddoti di ognuno di noi, ed io apparentemente faccio finta di non fare caso alla sua mano che si è appoggiata volutamente sul mio ginocchio. Il caldo intanto mi ha fatto liberare a quasi subito della giacca, e così tanto per cambiare cominciano le prese in giro sulle mie tettone, una cosa che mi accompagna dal liceo (anzi a dire proprio la verità dai tempi delle medie). La cena procede, torno al mio posto e la sposa comincia a prendermi in giro perché si è resa conto del feeling con il nostro amico comune. Andiamo insieme in bagno a fare un po' di gossip sugli invitati. Poi lei sparisce ...