T'accolgo con me
Data: 04/09/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Era il loro primo incontro, dal momento che si erano conosciuti per caso, per mezzo d�una serie di messaggi via posta elettronica scambiati su d�un PC, con la curiosità e l�interesse di vedersi in foto. Lei dura e granitica che chiariva illustrando decisamente i suoi punti di vista, lui altrettanto ostinato e rigoroso che commentava precisando le sue rimostranze, perché a dire il vero ne sfociava in conclusione un reale scontro, un duello in cui ambedue si misuravano sennonché distinguendosi e valutandosi senza nessuna esclusione di colpi, poi finalmente la videocamera, giacché era uno scrutarsi per raccogliere dell�altro più dettagli possibili in un lento equilibrio, tra quelle enigmatiche e impenetrabili figure d�una realtà eventuale e presumibile. Era una disposizione, un volersi fermamente capire, eppure ognuno era pronto a non lasciarsi sopraffare né soverchiare dall�altro. Come fosse accaduto, che lei diventasse sua, era sembrata la cosa più naturale del mondo, perché era sua e basta, giacché non poteva essere altrimenti, un�inevitabilità e una fatalità delle cose d�accettare, d�ammettere, di cui entrambi erano informati:�Sono tua, però unicamente al cinquanta per cento� - amava citargli e ricordargli lei continuamente punzecchiandolo e complimentandosi.�Soltanto al cinquanta per cento?� - aggiungeva lui sorridendo stuzzicandola eccezionalmente.Quel sorriso canzonatorio e sbeffeggiatore lui lo vedeva anche se non controllava i suoi tratti, lo intuiva mentre spuntava ...
... innegabilmente tra le parole, così come un sole che s�affaccia fra le nuvole rischiarando il cielo:�Ti prenderò, ti farò mia al cento per cento e in seguito non potrai fare a meno d�esserlo completamente�.�Vedremo, chissà� - rispondeva lei con lieve baldanza punzecchiandolo.�Controlleremo� - replicava lui, sorridendo in modo deciso. Il momento era arrivato, perché le aveva detto di telefonargli appena fosse giunta in quella grande piazza:�Pronto?�.�Sì, sono qui. Dove sei?�.�Qui dove?� - aggiunse lui, cercando di capire.�Vicino agli autobus�.�Bene, girati. Di fronte a te c�è una farmacia, la vedi? Fermati lì e aspettami�.Lui le giunse alle spalle, perché guardando nella vetrina usava la stessa come uno specchio per non farsi sorprendere e sorrise. Questo suo modo di fare, nell�attesa per calmare il suo cuore, gli appariva d�una chiarezza e d�una linearità incredibile, perché più volte si erano trovati ad anticipare e a scrivere le parole dell�altro, in alcuni momenti gli stessi concetti, in altri ancora si scrivevano le stesse identiche parole, come un rincorrersi continuo in cui ora l�uno ora l�altro annunciava. Quando le fu accanto le apparve incredibilmente minuta, dire piccola non le rendeva ragione, però era semplicemente deliziosa, lui l�esaminò con lo sguardo e l�avvolse, lei si girò istantaneamente, lo guardò per un attimo poi abbassò gli occhi:�Ciao piccola!� esordì lui.�Ciao� - rispose prontamente lei.Lui la scrutò intensamente per afferrare la sua anima, mentre i ...