1. Manila & le sue prime esperienze - confessioni


    Data: 17/08/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Chase90, Fonte: Annunci69

    ... mettevo stretto fra le gambe e mi ci strusciavo, la mattina dopo avevo paura che si vedesse che era bagnato e lo nascondevo in un cassetto. Avevo iniziato persino a masturbarmi a scuola, durante la lezione. Erano le prime cotte (ovviamente non corrisposte) per i professori. Il primo anno delle medie avevamo consumato le nostre fiche a furia di ditalini dedicati a Giulio, il nostro professore di matematica. Hai la mia parola che io e altre tre compagne amiche intime, andavamo a turno in bagno a masturbarci durante le sue lezioni, pensando a lui che fosse lì a guardaci e a fare le porche! Per eccitarmi lo guardavo ad inizio lezione, stringevo e rilassavo i muscoli interni e quando mi sentivo bagnata, partivo per il bagno. Una volta lí mi mettevo due dita dentro la fica ed immaginavo che fosse lui a sgrillettarmi! Tornata in classe, leggermente sudata, lanciavo uno sguardo d'intesa alle mie amiche, del tipo “sono venuta!” ed usciva un'altra a farlo! Quanti ormoni Chase! Se i ragazzi a quell'età pensassero alle ragazze, invece che ai motorini ed il calcio, penso che farebbero strage di fiche. Sempre a scuola ricordo come mi vestivo provocante per farmi guardare dai ragazzi, con top, canottiere scollate, body per tirami su le poche tette che avevo e fusò per risaltarmi il sedere. Ma a quei tempi non mi resi conto che avevo evidenziato involontariamente un altro particolare che eccitava da morire i maschietti. Ci pensarono loro a farmelo notare, con i loro sguardi da maiali in ...
    ... calore che puntavano in mezzo alle mie gambe. Ma che avevo di tanto strano? Alla fine bastava seguire la direzione dei loro sguardi che puntavano dritti sulla mia fica! Quei maledetti fusò di quei tempi erano talmente attillati che si vedeva tutto anche davanti, mi si vedevano le labbra ed il taglio della fica! Che vergogna. Bhé..... relativamente..... non mi dispiaceva poi tanto che sbavassero per me che ero tra le più carine della classe. Chissà quante seghe si facevano i ragazzi in bagno a guardarci ogni giorno culo e fica. Alla fine lo facevamo anche apposta, ci mettevamo in posa di proposito per farli guardare bene, così a fine ricreazione sapevamo che i soliti ritardatari della nostra classe, arrivavano di corsa dal bagno perchè erano andati a “svuotarsi”. Un altro gioco perverso che feci a scuola, era: "chi sono?". A quei tempi non esistevano le macchine fotografiche digitali, ma dentro di me giá si insinuava il gene dell'esibizionismo. Non contenta di mostrare il mio fisico, come ti ho descritto sopra, in tutti i modi che mi passavano per la testa, decisi di regalare al mio pubblico qualcosa da portare a casa, o meglio, nei loro bagni. Un giorno mi chiusi in una cabina per fare quelle foto tessera. Solo che invece di scattarmi una foto al viso, cercai di farmi fotografare il mio giovane fisico senza vestiti. Un pomeriggio mi chiudo dentro una di queste, mi metto in ginocchio sul piccolo sedile, abbasso i pantaloncini con tutte le mutandine e mi alzo la maglietta mostrando ...
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