Luca e silvia, fine di un litigio con sorpresa
Data: 11/03/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: muscoloduro
La stronza mi ha mandato a monte la serata; vaffanculo. Il mio cazzo pulsante aveva voglia di fotterla. I mesi di astinenza, a cui mi aveva costretto Silvia, la scappatella con Michela non riusciva a mandare giù, mi avevano fatto tornare un ragazzino, con il cazzo sempre in tiro, a spararmi seghe dal mattina alla sera, fantasticando sul seno sodo abbondante di Silvia, e sul suo bel culetto, che solo lei riusciva a mettere così bene in mostra quando indossava quei fottutissimi leggings neri. Mai con una sua tirocinante, mi ripetevo in continuazione; cazzo che idiota che sono stato a lasciare il cellulare incustodito e alla portata di Silvia. Un idiota. Quella figa di Michela, però, ne valeva la pena, ci sapeva fare bene con la bocca, la troia.
Silvia mi mancava, il periodo senza sesso e le notti passate sul divano, mi avevano fatto capire che l' amavo. L'amavo da impazzire.
Quella mattina Silvia era bellissima, i suoi capelli, castano chiaro, scendevano delicatamente sulle spalle. La camicetta bianca, trasparente conteneva a stento il suo seno esplosivo. Le intravedevo i capezzoli, turgidi, desiderosi di essere succhiati. Silvia mi gironzolava intorno, percepivo che aveva voglia anche lei di scopare; il mio cazzo in tiro percepiva il suo desiderio. Se non fosse stato che continuava a ripetermi che era in ritardo, l'avrei fottuta lì sopra il tavolo della nostra cucina.
Prese un caffè al volo, avvicinatasi mi baciò delicatamente la guancia, la sua mano sfiorò ...
... delicatamente il mio cazzo durissimo, mi disse: "scappo vado al lavoro".
Il suo profumo di sesso mi era arrivato alla testa, stavo impazzendo. Mentre stava per uscire, con quel fottuto sorriso da intrigante puttanella che si ritrovava, mi disse: "questa sera ci ha invitato Fabrizio per cena, cucina lui. Mi farebbe piacere se almeno questa volta venissi con me". La stronza sapeva bene quanto mi stavano suoi coglioni i suoi amici ricchioni. A maggior ragione proprio questa sera mandavano a rotoli i miei progetti di scopare Silvia. A denti stretti risposi: " Ok". Avevo voglia di ficcare la mia faccia tra le sue cosce , volevo assaporare la sua figa profumata . Avevo troppa voglia di scopare e sapevo che se declinavo l' invito, Silvia me l'avrebbe fatta pagare.
Nonostante l'ottima cena e l' abbondante vino, non vedevo l' ora di tornare a casa e scopare mia moglie, avevo voglia di fotterla come non avevo mai fatto. Non me ne fregava un cazzo dei discorsi che stavano facevano, lei e Fabrizio sembravano due troie. Ero eccitatissimo; Silvia accanto a me, terminata la cena, seduta sul divano, aveva messo la sua mano dentro la tasca dei miei pantaloni, il suo pollice accarezzava dolcemente la cappella del mio gonfio e pieno uccello. Fabrizio continuava a parlare e parlare, io non capivo più un cazzo, ero inebetito. I miei occhi erano leggermente chiusi, respiravo lentamente mi girava la testa. In un attimo ho sentito, non so come, il mio cazzo durissimo entrare nella bocca di Silvia, lo ...