1. Il costume nuovo


    Data: 13/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

    ... durante una notte di sesso infuocato con Yoko le ho confessato una voglia, un desiderio. Lei allora non aveva risposto nulla, come fa sempre del resto. Ormai è abituata ad ascoltare le mie richieste, anche le più assurde. Sa che dopo qualche tempo la maggior parte di esse, perlopiù irrealizzabili, svaniscono e vengono dimenticate.
    
    Ma vuoi vedere che stavolta invece lei…
    
    Si apre la tenda.
    
    “Come mi sta? Che ne pensi?”
    
    E nel dire questo avanza di un passo fuori dal camerino cosa che non ha mai fatto in precedenza. E’ visibile a tutti in questo momento, non soltanto a quel ragazzo che le ha visto le tette.
    
    Indossa un bikini con due piccoli triangoli sopra e la mutandina di un costume con i laccetti sotto.
    
    Fa più di un giro su se stessa e mi ripete:
    
    “Come mi sta?”
    
    “Carino!”
    
    “Non ti piace? O non ti piace come mi sta?”
    
    “No! Ti sta bene! Ti ho detto carino!”
    
    “Carino non vuol dire che ti piace. Ho capito, ho capito! Vorresti qualcosa di più!”
    
    Si gira e si richiude nel camerino.
    
    Richiude! Se prima aveva lasciato la tenda del camerino aperta per una decina di centimetri, distrattamente oppure volutamente ancora non lo avevo capito, questa volta nel richiuderla l’aveva lasciata aperta per almeno una ventina di centimetri!
    
    Adesso ho la quasi certezza che Yoko sta cercando di tradurre in realtà quel desiderio che le avevo raccontato qualche mese prima.
    
    Non abbiamo preparato nulla prima. Non me ne ha neanche parlato. Quindi sta conducendo lei da ...
    ... sola il gioco. Io devo soltanto andarle dietro.
    
    Mentre aspetto che Yoko si cambi il costume guardo dinanzi a me la tenda. Con la coda dell’occhio non posso fare a meno di guardare, tra il divertito, l’arrabbiato, il geloso e l’eccitato, lo sguardo sbalordito ed estasiato di quel ragazzo del camerino accanto che prima aveva potuto solo sbirciare le tette di Yoko, mentre questa volta, vista la tenda maggiormente aperta, ha la possibilità di guardare per bene le tette della mia Yoko.
    
    “Sei ancora lì?”
    
    “Certo! Dove vuoi che vada? Devo aiutarti a scegliere il nuovo costume, devo vedere come ti sta! Me lo hai chiesto tu!”
    
    Tradotto:
    
    “E’ ancora lì che mi sta guardando?”
    
    “Certo! E’ incollato a guardare te e le tue tette! Grazie per avere esaudito la mia richiesta!”
    
    Con Yoko ci conosciamo talmente bene che possiamo tranquillamente permetterci di parlare ad alta voce in pubblico e lanciarci dei messaggi che solo noi siamo in grado di capire. Come in questo caso per esempio!
    
    La tenda si riapre e di nuovo Yoko esce fuori dal camerino.
    
    Questa volta indossa un bikini con un reggiseno a fascia, arancione e semitrasparente, ed un minuscolo brasiliano di sotto.
    
    Di nuovo comincia a girare più volte su se stessa per farsi ammirare da me, ma anche e soprattutto da tutti i presenti nel negozio.
    
    “E questo? Che mi dici di questo?”
    
    “Bello! Lo sai che li preferisco quelli così!”
    
    E sempre ad alta voce, quasi fossimo soli e non in presenza di almeno una quindicina ...