1. Emmaus50


    Data: 13/03/2018, Categorie: Etero Autore: Emmaus50

    ... "libertà"; non so perché ma questa insenatura la "sentivo" mia, esclusivamente, come in un sogno "privato" dove non puoi accettare invasioni estranee che vengano ad alterare la tua realtà! Per cui prego Iddio che se ne vadano presto; ma sono ancora lì, quando "lui" ricompare, bello e nudo come sempre; sorridente come sempre; esce dalla vegetazione che chiude sul fondo la spiaggia e, indifferente a queste estranee presenze, mi si avvicina con quel suo passo deciso e sicuro, ma assolutamente tranquillo; tende le mani, aiutandomi a rialzare, e piega leggermente il capo di lato per baciarmi sulla bocca; rispondo al bacio con slancio ma poi mi tiro indietro indicandogli con la testa gli invadenti "turisti"; si ferma un attimo a fissarli, pensieroso, poi comincia a raccogliere le mie cose.Lo osservo, sorpresa, ma lui non mi da alcuna spiegazione; tenendomi sempre per mano si avvia verso la vegetazione, da dove &egrave venuto; protesto dicendogli che aspetto mio marito, che devo essere lì tra poco, quando lui arriva... e lui sorride con una alzata di spalle e continua a trascinarmi; lo seguo docilmente, soggiogata dalla sua presenza, e attraversiamo un pezzo di quella fragrante "boscaglia" fino ad arrivare ad un'ampia radura nella quale sorge una casetta di legno. E' un posto incantevole, dove una specie di boschetto di oleandri selvatici diffonde tutt'attorno un odore dolciastro ed inebriante. La casa, costruita su una spianata di sabbia, ha un patio in legno sostenuto da grossi ...
    ... tronchi grezzi; ad uno di essi &egrave legato, a circa due metri d'altezza un palo in orizzontale che forma una specie di croce; alle due estremità di questo palo ci sono due occhielli di legno nei quali passano due corde spesse e logore; il patio &egrave occupato da un grande tavolo di legno massiccio ed alcune poltroncine di vimini; sul tavolo c'&egrave una serie di boccaccetti di vetro che contengono non so cosa.Mi conduce nei pressi del patio e mi attira a sé.Mi bacia, profondamente, con una passione quasi sensuale. Lo bacio anch'io... &egrave un po' comico perché per abbracciarmi deve piegarsi lateralmente per evitare il mio pancione che occupa un bello spazio di fronte a me!Mi sfila le bretelline del costume e fa emergere le mammelle gonfie, le bacia delicatamente inturgidendomi i capezzoli; fa scivolare ancora più giù il costume ed emerge la mia pancia grossa, liscia, pallida, deposita anche lì piccoli baci; si china ancor più per sfilarmi completamente il costume e posa le labbra sui peli del pube, la lingua guizza in basso a sfiorare l'attaccatura delle grandi labbra... un fremito mi percorre... penso che voglia ricambiarmi l'intima carezza di ieri, invece lui si rialza e mi porta vicino al palo a croce; mi lega attorno ai polsi una delle estremità delle corde, senza stringere troppo, e poi le tira un po' in su, in modo che io resti in piedi, le braccia sollevate verso l'alto con la faccia rivolta verso il paletto orizzontale.Non ho paura di essere così legata... so ...
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