Il peschereccio 1. l'imbarco
Data: 14/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Sailorpaul
IL PESCHERECCIO .
1. LIMBARCO.
Avevo finito l’Universita’ ormai da mesi e non ero riuscito a trovare uno straccio di lavoro! I miei genitori si stavano scocciando del fatto che non facessi niente tutto il giorno e cosi’ pure la mia fidanzata Anna. Oltretutto i soldi in casa scarseggiavano, perche’ mio padre era in cassa integrazione ed anche Anna che era precaria e part time non poteva aiutarmi piu’ di tanto…
Un giorno d’estate Anna mi disse che il proprietario del ristorante dove lei lavorava come cameriera, cercava un marinaio per il suo Peschereccio. Lei gli aveva parlato di me e cosi’ fu che la Domenica sarei dovuto andare al molo alle 24 per imbarcarmi come mozzo in prova.
E cosi’ fu, nonostante le mie tenui proteste che non ero mai salito su un peschereccio e che all’Universita’ avevo studiato Legge..non ci fu niente da fare. Praticamente se non avessi accettato quel lavoro, mi avrebbero buttato fuori di casa ed Anna mi avrebbe lasciato! Oltretutto non potevo nemmeno permettermi di fallire la prova, perche’ il risultato sarebbe stato praticamente lo stesso, anzi peggio perche’ sarei stato considerato un inetto.
Con questo stato d’ animo a mezzanotte di Domenica mi recai al molo dove era ormeggiato il peschereccio che sarebbe salpato di li’ a poco.
“Sei Matteo?” una voce roca mi apostrofo’.
“Si”
“ Ciao. Io sono Piero e saro’ il tuo comandante. Dovrai ubbidirmi in tutto e per tutto, se vuoi lavorare. Seguimi” cosi’ dicendo, bruscamente mi invito’ ...
... a salire la stretta passerella che conduceva a bordo.
“Sei mai stato su un peschereccio?”
“No” intimorito, ormai rispondevo a monosillabi. Piero era un omone sulla quarantina alto e corpulento, barbuto e peloso, quello che si direbbe un vero e proprio lupo di mare .
“Bene. Imparerai presto. Partiremo tra mezzora e rientreremo in porto Venerdi’ sera. Sabato mattina si pulisce e si fanno manutenzioni alla barca e Domenica a mezzanotte si riparte . La paga, se superi la prova questa settimana, e ‘ di 500 euro a settimana, piu’ ti spetta una cassetta di pesce.”.
Beh, la paga non era male, anche se praticamente stavo sempre in barca..il mare comunque mi era sempre piaciuto, anche se..da bagnante!
Il peschereccio era grande e bene attrezzato .
All’interno scorsi tre uomini di colore vestiti con delle tute impermeabili gialle che manovravano agli ormeggi.
Piero mi fece scendere per una scaletta al di sotto del ponte dove c’era uno stanzone con delle cuccette ed un tavolo e delle sedie nel mezzo. In fondo c’era un wc e delle docce.
“Bene, ora spogliati e consegnami tutti i tuoi vestiti. “ disse Piero in modo autoritario.
Rimasi perplesso ed imbarazzato dalla sua richiesta.
“Ehi, che c’e’ ? Ti vergogni? Siamo tutti uomini a bordo e non puoi lavorare con quei vestiti. E quelle scarpe ,poi…Muoviti, spogliati, se vuoi lavorare. I tuoi vestiti li riavrai Venerdi’ sera.” Disse ridacchiando.
Cosi’ mi spogliai con riluttanza ma velocemente perche’ avevo paura ...