1. Il peschereccio 1. l'imbarco


    Data: 14/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Sailorpaul

    ... di fare arrabbiare subito Piero e riposi i miei jeans, la maglietta e le scarpe da ginnastica in un bustone che Piero mi porgeva. Rimasi in con le sole mutande e le calze..
    
    “Muoviti, togliti tutto, ti daro’ io i vestiti per lavorare!”
    
    Cosi’, con una certa vergogna mi tolsi anche le mutande e le calze, infilandole nel borsone e rimanendo cosi’ completamente nudo al suo cospetto.
    
    “MMh…non sei messo male, sei magro ma muscolato ed hai anche un bell’arnese tra le gambe…Anna infatti parlava bene di te..ah ah ah” Piero ridacchiava scrutandomi nudo, mentre io stavo a capo chino per la vergogna e cercavo di coprirmi con le mani l’uccello.
    
    “Piu’ che a coprirti il cazzo, fossi in te mi coprirei il culo, visto che stanotte dormirai nudo con tre negroni….ahahah! In effetti hai anche un bel culetto! Dai , seguimi che ti do’ la tua roba. La tua cuccetta e’quella a sinistra in basso.
    
    Seguii Piero, rimanendo completamente nudo a,l ponte superiore, dove era l’alloggio e l’ufficio del Comandante. Cosi’ facendo incontrai anche i tre marinai neri che mi squadrarono ridacchiando.
    
    “Mi sa che ai miei uomini gli piaci..stai attento, sono un po’ allupati…ahahah!” continuava a ridacchiare Piero.
    
    Entrammo nel suo ufficio. Piero chiuse a chiave la borsa con i miei vestiti e gli effetti personali in un armadio e mi dette un lenzuolo ed una salvietta.
    
    “E i vestiti da lavoro?” chiesi.
    
    “Ora non ti servono. Te li daro’ domattina all’alba, quando inizierai a lavorare. Ora vai nella ...
    ... tua cuccetta e cerca di dormire, che domani per te sara’ dura”
    
    Ritornai quindi tutto nudo nello stanzone delle cuccette con in mano il lenzuolo e la salvietta, pensando seriamente di chiedere la restituzione dei miei vestiti e andarmene via… ma non lo potevo fare.
    
    In tanto nello stanzone delle cuccette erano rientrati anche i tre neri, che si erano tolte le tute gialle e facevano la doccia . Anche loro erano tutti nudi. Avevano dei bellissimi fisici, snelli e muscolosi, il colore della loro pelle bagnata e l’odore misto di sudore e di sapone era quasi inebriante. Mi sorpresi a guardare con attenzione quei corpi nudi. Se ne accorsero. Sentii che parlottavano e ridacchiavano tra loro .
    
    Ero , nudo con altri tre maschi di colore, nudi anch’essi e sconosciuti, in uno stanzone che avrei dovuto condividere con loro, dove avrei dovuto dormire, mangiare, lavarmi e fare i bisogni senza alcuna privacy… come in una cella per cinque interi giorni alla settimana per alcuni mesi. Mi sentii’ a disagio. Ero in una situazione inaspettata, pero’ la cosa mi incuriosiva.
    
    “Tua cuccetta, questa!. Io Ali’ , tu ?” ,Uno di tre marinai si avvicino’ a me. Era quello piu’ alto e muscoloso,sulla trentina, aveva anche un grosso membro di un colore bruno scintillante..
    
    “Io,Matteo..”
    
    “Tu dormi sotto di me. Mettiti le lenzuola!”
    
    Praticamente Ali’ era il capo dei marinai.. e gia’ mi dava gli ordini.
    
    Cominciai a mettere le lenzuola alla cuccetta, ma l’operazione non era semplice perche’ ...