1. Sole d'agosto


    Data: 05/09/2017, Categorie: Trans Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    Non c'è cosa più amara che l'alba di un giorno in cui nulla accadrà. Non c'é cosa più amara che l'inutilità. Ci sono d'estate pomeriggi che fino le piazze son vuote. Gianluca pensa e ripensa a questi vecchi versi e gira per le strade di Roma, in un infuocato giorno d'agosto. File di turisti sono in attesa per entrare nei Musei Vaticani, altre file si dirigono verso il colonnato di Bernini. Ragazze italiane e straniere esibiscono generose le loro forme, le gambe quasi sempre nude, con indosso gli hot pants di ultima generazione, quelli scosciatissimi che lasciano scoperto mezzo sedere. Poi ci sono le loro madri vestite quasi uguali alle figlie, in un tripudio di cellulite e smagliature. Al termine di Borgo Pio una ragazza lo ferma. Non è bella e nemmeno brutta. "Scusa," dice timida, "mi vergogno molto... potresti darmi qualcosa? Non ho nemmeno i soldi per fare colazione." Gianluca si fruga nella tasca, trova una moneta da due euro, la porge alla ragazza che lo ringrazia e gli regala un sorriso. Gianluca si allontana, poi si ferma, pensa che poteva attaccare discorso con la ragazza, chiederle come mai si è ridotta così, se ha una casa, qualcuno, cosa spera, cosa desidera. Potrebbe invitarla a pranzo, andare a mangiare in un locale e farsi raccontare tutta la sua storia. Altrimenti deve restare da solo, come sempre. E' per questo che a volte la gente attacca discorso e racconta i progetti di tutta la vita. Torna sui suoi passi, cerca la ragazza ma non la trova più. Non è ...
    ... certo attendendo in una piazza deserta che s'incontra qualcuno. Gianluca gira e rigira le strade e incontra gente ma nessuna persona. Scende nella prima stazione della metro che incrocia e aspetta il treno. Sale sul vagone e si siede di fronte a una giovane mulatta, molto bella, dai capelli ricci. La mulatta lo guarda come se fosse trasparente, nessuna donna replica mai il primo sguardo verso di lui. Ricorda l'unica volta che ha sentito su di sé lo sguardo famelico di una donna, era un adolescente appena salito su un autobus e una ragazza extralarge lo aveva fissato insistente e vogliosa, forse sfinita da una lunga carestia di uomini. Il fatto che a distanza di anni ricordi quell'episodio in fondo insignificante è fin troppo eloquente: la sua vita non ha avuto molti altri sussulti. Si ritrova di nuovo all'aria aperta, meccanicamente si dirige verso un quartiere che frequenta spesso, verso quella via Capocci in cui tante volte ha trovato sesso a buon mercato. Le donne sono lì, piuttosto brutte come al solito; l'unica che si salva un pò è Delia, una bulgara dai capelli rossi e dal seno prosperoso che dice di avere trentotto anni ma se ne toglie parecchi. E' già stato con lei molte volte, lei lo riconosce, gli dice da lontano:"Andiamo, amore.", ma lui ci ripensa, torna indietro, non ha voglia dell'ennesimo rapporto frettoloso con una che come un tassametro aumenta il prezzo se l'orgasmo non arriva presto. Come sarebbe bello stare con una donna che si toglie il reggiseno invece di ...
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