Sole d'agosto
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Trans
Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti
... arrotolarselo sopra. Corre via, ma dove? A casa nessuno lo aspetta. Il caldo è opprimente, Gianluca va da Fassi all'Esquilino, indeciso se prendere una granita o una coppetta, infine decide per la coppetta. Non c'è molta gente ma gli tocca aspettare, qualcuno riesce sempre a infilarsi davanti a lui, un omone ha appena raccontato chissà quale spiritosaggine e le ragazze al banco ridono come matte e tardano a servirlo, vorrebbe una coppa al pistacchio e nocciola ma la scema che ride ha capito male o è troppo impegnata a ridere e gliela riempie di fragola e melone. Ha la tentazione di lanciare la coppa sul muro, poi lascia perdere, va a sedersi a un tavolo, prova a mangiare la fragola, il melone invece proprio lo disgusta. Lascia il gelato quasi intatto, se ne va stanco di tutto. Aspetta l'arrivo di un tram. Vi sale, si siede. Davanti a lui c'è una donna alta, indossa dei pantaloncini, ha delle belle gambe, un bel sedere. La guarda, ha lunghi capelli scuri e una pelle ambrata. Scende prima della stazione Termini, lui le si precipita dietro, la segue. Passano vicino alla basilica di S. Maria Maggiore, lei si volta, si accorge di essere seguita. Porta occhiali scuri, Gianluca sospetta che sia un trans. Giungono nei pressi di piazza dell'Esquilino, lei attraversa la strada, lo guarda, gli fa un cenno con la testa invitandolo a raggiungerla. Gianluca esita un attimo, poi attraversa anche lui, le è vicino. "Ciao, mi chiamo Tamara, che vuoi fare?". Ha una voce grave ma suadente. E' ...
... bella ma lui è quasi convinto che sia trans. "Quello che vuoi tu." risponde. "Andiamo qui vicino, trenta e faccio con la bocca, va bene?". "Sì." Non è mai stato con un trans, e poi forse è davvero una donna, pensa, ma non ci crede molto. Il petto è rigoglioso ma significa poco, la voce è mascolina ma soprattutto la vita è noiosa e fa schifo. Lo precede per via Urbana, quasi deserta, allunga una mano e lo tocca sul pene e gli ripete:"Che vuoi fare?" "E' lontano?" "No, qui, è casa di un'amica." Girano per una traversa a destra, entrano in una stretta strada, si fermano davanti a un portoncino sulla sinistra, prima che la strada faccia una svolta a novanta gradi. Tamara suona il citofono, lo bacia sulla bocca, lo tocca ancora. Una voce da uomo risponde al citofono, Tamara dice:"Apri" ed entrano. Lo fa aspettare davanti alla prima porta sulla sinistra, dopo poco esce e lo fa entrare. "Vieni qui" dice e lo conduce in uno stretto bagno. Gianluca le porge una banconota, lei la porta fuori, forse all'amica, poi ritorna. Si scopre i seni, gli abbassa i pantaloni e lo slip, lo accarezza. Gli infila il preservativo, si siede sul bidè, inizia a leccarglielo. Poi si alza, lo bacia a lungo con la lingua, la sua bocca ha un sapore misto di tabacco e di birra, lo masturba, gli mette un dito nell'ano. Gianluca la tocca tra le gambe, non sente nulla, forse è davvero una donna ma lei si abbassa gli shorts e lo slip e mostra un pene scuro, di non grandi dimensioni. "Sorpresa!" dice e lo bacia ...