Wow (grazie Sanna)
Data: 14/03/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Enotica34, Fonte: EroticiRacconti
... ho deciso, così, di correre da lei. Non era amore . Ora era solo "voglio esplodere grazie a lei", la voglio usare come si usa una bambola. Ho messo un vestito leggero leggero, senza mutandine, senza reggiseno, abbastanza scollato, ma non in maniera eccessiva. Ero in macchina in un batter d'occhio, mentre la gente nelle case si riuniva intorno ai tavoli per la cena. Non mi importava se l'avessi trovata in compagnia. Tanto le sue compagnie erano sempre scoperecce . Mi sarei buttata in mezzo, mi sarei fatta scopare da chiunque, pur di avere anche un solo orgasmo con lei, per mezzo di lei. Dio com'ero bagnata. Dio se strusciavo le cosce sarei venuta da sola. Eh sì che ho scopato non meno di due giorni fa con quel baldo ragazzino del negozio! Guido come fossi una pilota della formula uno, le strade piuttosto deserte , la canicola estiva bagnava il mio corpo di gocce di sudore, mi sentivo umida in ogni fottuto centimetro del mio corpo. Parcheggio senza problemi, citofono e il portone si apre quasi immediatamente. Non ha ancora perso il dannato vizio di aprire senza chiedere chi è. Entro e attraverso l'androne del suo appartamento fighetto nel centro della città. Due piani in ascensore e la vedo sulla porta , avvolta in una vestaglia morbida di seta rosa pallido. La coscia che le es ce dallo spacco prominente, pelle abbronzata e liscia come quella di una pupetta. Piedi nudi dalle unghie laccate di smalto trasparente. Capelli rossi, labbra prominenti. Belle succose, carnose, già le ...
... immagino sulle mie grandi labbra pronte ad asciugare ogni goccia della mia voglia prepotente. Sento la fica che mi batte. Devo scoparmela. Ride appena mi paleso davanti a lei,sembra contenta di vedermi, i suoi occhi neri ridono come la sua bella bocca . I seni lasciati nudi sotto la vestaglia , sembrano già pronti per me. I capezzoli duri spingono sotto il tessuto. Mi chiede a cosa deve tanta grazia. Inarca leggermente il collo all'indietro e passa la sua lingua sulle labbra, senza farlo a posta, la sua è sempre stata un'abitudine. Ma le bagna rendendole ancora più erotiche. Non le rispondo. Le afferro i capelli dalla nuca e con forza le infilò la lingua in bocca. Quanto mi è mancato quel calore e quel sapore . B. Si stacca e mi dice di entrare. Chiude la porta e con un unico gesto da spogliarellista, leva di mezzo la vestaglia che tanto intralcia, rimanendo completamente nuda. Fica depilata, tette dal rotondo perfetto, capezzoli retti. Pronti . È proprio come la ricordo, il suo profumo di cagna sempre pronta all'uso, capace di farsi scopare da 10 persone di seguito. È lei. È B. E non è cambiata. Mi guarda languida e vogliosa , si avvicina dicendo che scommette la sua casa che la mia fica è un lago. Mi dice che sa che mi toglie il sonno. Infila la sua mano sotto il vestito lungo, mi guarda fissa negli occhi, mentre cerca la mia figa e quando la trova sorride soddisfatta. Soddisfatta di quanto io la desideri. Maledetta! Ebbene sì, le dico, che voglio che mi faccia guaire, che ...