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Questione di piani (parte 2)
Data: 15/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Tibear
... sei madida di sudore, la stanza è un turbinio di odori e subito realizziamo che il tuo cellulare sta squillando chissà da quanto tempo. Leggo preoccupazione nei tuoi occhi ma nella mia testa si intrufola ben altra idea… prendo il cellulare, lo metto in vibrazione e poi te lo avvicino al clitoride mentre continui a infilarti le dita... ti piace... "Che marito è uno che lascia cenare la moglie da sola?" Tu sorridi e cominci a sfiorarmi col dito il perineo per poi salire... sai come farmi attizzare tant'è vero che mi torna presto bello duro. Cominci a masturbarmi perché vuoi sentire quel mio calore bianco sui capezzoli che intanto si sono di nuovo inturgiditi. Ti senti proprio una porcellina e vedermi di nuovo a occhi chiusi cominciare a gemere ti fa sentire la donna più eccitante del mondo... te lo strusci sui capezzoli e nel frattempo lo masturbi... poi lo passi su e lecchi la cappella... di nuovo giù sulle tette... poi un affondo di fellatio... insisti con la mano mentre mi guardi con gli occhi di una cagnetta vogliosa... ...
... mi preghi di venirti addosso, io non resisto più... e finalmente con 3 schizzi di seguito ti imbianco prima un capezzolo, poi l'altro... tu gemi di goduria e cominci a spalmartela su tutte le tettone. “Ora devo proprio scappare!” mi fai. “Vuoi darti una lavata al volo?” “Hmmmm…. S… nnnno. Voglio portarti dietro fino nel letto di quel cornuto. Chissà magari inconsciamente lo sentirà!” Ci scambiamo i cellulari e ci salutiamo… passo la notte a pensare a te e alla mia presenza nel vostro letto… un pensiero perversamente soddisfatto. Non posso spiegarti poi quanto quelle sensazioni di perversione e soddisfazione esplodano la mattina dopo, quando scendo al ristorante e inaspettatamente vedo il mio capo (anche lui spostato la sera prima in quell’hotel, mi dice), mentre fa colazione con la sua splendida moglie…. che ormai conosco forse anche meglio di lui. “Piacere!” ti dico mentre ti stringo la mano con un sorriso stampato sulle labbra, lo stesso di quando si sono aperte le porte dell’ascensore qualche ora prima :).