I preparativi per l’amore
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: SoffioDiMistral, Fonte: Annunci69
Mi piace prepararmi per l’amore.
Mi piace dedicarmi al mio corpo, coccolarlo, rendere la mia pelle morbida e levigata, gradevole da toccare. La pelle… le sensazioni del contatto con la pelle sono forse le più forti per me: percepire il tocco, sentirne il calore, cercarne l’odore…
Assaporo l’attesa del nostro incontro attraverso i preparativi, quei piccoli gesti di bellezza quotidiani che però acquistano un significato particolare quando li eseguo pensando a te, sapendo che poi tu accarezzerai il mio corpo, godendo della sua morbidezza, del suo calore, e ti lascerai trasportare dal suo profumo. E’ come dilatare il tempo per iniziare prima ad assaporare quello che verrà, accarezzare la mia pelle pensando che tra poco sarai tu a farlo, sentire il suo profumo immaginando che poi sarai tu a lasciarti inebriare dalla sua fragranza.
Ti piace toccarmi, percorrere il mio corpo all’infinito ti eccita sopra ogni cosa, e io amo sopra ogni cosa sentire le tue mani su di me. Adoro le tue carezze, che iniziano leggere, quasi sfiorandomi appena.
E’ il nostro rito iniziale: prima mi spogli, lentamente, quasi temessi di non trovarmi ogni volta sotto i vestiti. Metti prima i miei e poi i tuoi vestiti in ordine sulla sedia, esasperando la lentezza dei gesti, o almeno è quello che io percepisco. Forse sarà il desiderio di averti che già brucia, ma a volte vorrei solo che tu buttassi tutto per terra alla rinfusa, perché mi sembra sempre sia passato fin troppo tempo dall’ultima volta, ...
... e vorrei solo averti, subito, vorrei poterti baciare, toccare, e sentirti finalmente dentro di me, impaziente di sentire scorrere la linfa vitale del sesso e della passione che attraversa il mio corpo e riconoscere quella stessa pulsione anche nel tuo. Vorrei subito l’incendio. Ma poi, seppure a fatica, mi trattengo e resto ad aspettare, cercando qualche residuo di pazienza, consapevole che quello è il tuo modo per dilatare l’attesa del piacere che sta per arrivare.
Quando hai finito con il tuo rituale mi fai sdraiare sul letto, nuda nel corpo e spoglia di tutto il mondo al di fuori di noi. Mi guardi, ogni volta come se mi vedessi per la prima volta. Quella luce che fa brillare il tuo sguardo è quella stessa di un bambino che ha ottenuto il gioco tanto agognato, ed ora lo tiene tra le mani, già appagato solo per il fatto di averlo lì a disposizione senza quasi il coraggio di usarlo per il timore di romperlo. E io chiudo gli occhi, quasi come se in questo modo ti lasciassi “solo”, e tu potessi essere più libero di contemplare ogni parte di questo mio corpo che già freme per l’eccitazione.
Sento il tuo sguardo su di me, e questo mi eccita ancora di più, insieme alla consapevolezza del tuo crescente desiderio.
Il primo piacere deve essere il mio. E’ il nostro patto, che in realtà hai stipulato tu, in modo del tutto unilaterale. Ho provato qualche volta a ribellarmi, ma mi rendo conto che le mie proteste sono deboli e poco convinte. Perché in fondo so che questo non è ...