1. Due vicini... troppo vicini


    Data: 15/03/2018, Categorie: Etero Cuckold Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    La guardava intensamente mentre era indaffarata con pentole e stoviglie, dato l�approssimarsi dell�ora di pranzo. Nessuno dei suoi confidenti riusciva a capire come mai Mariella gli piacesse così tanto. Tutti la ritenevano, se non una brutta donna, comunque alquanto anonima. Col suo metro e sessanta di altezza era nella piena media femminile, stesso poteva dirsi per la sua corporatura esile, i suoi lisci capelli corvini, lunghi fino alle spalle, e i suoi occhi scuri, in parte coperti da occhiali semitrasparenti. A completare il quadro, delle forme pressoché inesistenti: un seno, probabilmente, della prima misura e un sedere del quale solo attraverso jeans particolarmente attillati si riusciva appena ad intuire la consistenza. Eppure lo attirava come il miele le api.Sarà per lo sguardo, uno sguardo vispo intrappolato in un�espressione da casalinga casa e chiesa, o per quel senso di proibito che aleggiava attorno tutta la vicenda. In fondo lei era un�amica di sua madre, aveva diversi anni più di lui, era una sua vicina di casa ed, inoltre, sposata, con una figlia di pochi anni. Tutto questo la rendeva praticamente irraggiungibile e, probabilmente, agli occhi di Tiziano, ancor più desiderabile. A peggiorare il tutto, il rapporto estremamente intimo tra loro, a causa del quale si vedevano ogni giorno, anche più volte.Voltata com�era, verso i ripiani della cucina, Mariella non poteva accorgersi dello sguardo di Tiziano che, senza sosta, correva su e giù lungo il suo corpo. Da ...
    ... donna estremamente pudica non amava neppure troppo i gesti d�affetto. Poche volte aveva abbracciato qualcuno, quasi mai si concedeva alle più comuni convenzioni sociali, come i classici due baci di saluto sulle guance. A volte sembrava quasi temesse il contatto fisico. Per questo, ove si fosse resa conto di quello sguardo così pressante, così indagatore, la reazione avrebbe anche potuto essere di estremo fastidio. In quella posizione, però, Tiziano poteva godersi il corpo e le movenze di Mariella senza che lei neppure se ne accorgesse. Le sue gambe, esposte da una minigonna di jeans, e una t-shirt larga, che nulla lasciava intravedere del busto della donna eccetto una delle spalline del reggiseno che faceva capolino dal colletto della maglia, calamitavano lo sguardo del ragazzo, il quale non riusciva in alcun modo a distoglierlo.Rapito da quella quarantenne per lui così sensuale ed attraente, ed agevolato dal trovarsi, come già tante altre volte prima di allora, da soli in casa di lei, le parole gli uscirono dalla bocca quasi in automatico: �Lo sai che mi piaci?�. Mariella non si voltò neanche: �Ma dai, che dici�. �Dico davvero, mi piaci da quando ti conosco. Dovevo dirtelo prima o poi, sennò sarei scoppiato�. La voce di Mariella sembrava spezzata, come se le mancasse il fiato: �Lo sai che sono sposata. Avessi avuto quindici anni di meno e fossi stata single, la cosa mi avrebbe lusingata. Ma ora non si può�. L�aveva guardato, per la prima volta dalla confessione, solo sul finire ...
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