Sesso e parenti. (5 parte) - Racconti Erotici

Sesso e parenti. (5 parte)

... vergine e mi sedetti sulle sue gambe. Mi appoggiai al suo petto ancora ansimante.

"Sei proprio una brava troietta." mi disse ridendo.

Con la mano iniziai a segargli l'uccello e con le labbra a baciargli il petto villoso ancora semi-rinchiuso nella camicia. Mi accarezzò la testa.

Era così bello sentire il suo petto alzarsi e abbassarsi, avere il suo arnese caldo nella mano, sentire nelle labbra i suoi peli.

"Vorrei che fossi solo mia." mi disse.

Lo guardai. "Zio, lo sai.. quando vuoi mi puoi usare. Sempre a tua disposizione, ma prima vorrei passarmi un po' tutta la famiglia.. non so se mi capisci."

"Sei proprio una troia da quattro soldi ciuccia cazzi con il culo sfondato. Non ti vergogni?" mi disse un po' arrabbiato.

Gli accarezzai il viso e lo baciai come non avevo mai baciato nessuno. Gli misi la lingua in bocca e lui mise la sua nella mia. Ci scambiavamo la saliva. Gli facevo assaggiare i suoi umori maschili e lui mi regalò la più bella e eccitante limonata di sempre. Così tanto presi da quell'amplesso da perdere assolutamente la cognizione del tempo e dello spazio. Non eravamo più nipote e zio.

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