1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti

    ... a quella. Non gli sarà rimasto un solo capello in testa quando avrò finito di strapparglieli.» «Ora cerca di mangiare.» Tiziana accarezzò la figlia e aggiunse: «Forse siamo state troppo impulsive.» Silvia interruppe la masticazione di botto. «Che vuoi dire mamma?» «Avremmo dovuto dare a Mauro e sua madre la possibilità di spiegarsi. Il babbo è convinto che in questa faccenda ci sia qualcosa che non torni. Sostiene che possa trattarsi di una malignità.» «Tutto torna, invece», replicò Silvia. «Allo stadio non c’era nessuno, proprio come mi aveva detto quel tizio!» Subito dopo Silvia ammorbidì il tono e chiese alla madre: «Tu, mamma, la pensi come il babbo?» Tiziana assunse un’espressione perplessa. «Silvia non so che cosa risponderti. Dopo che avrai mangiato, telefoneremo a Mauro.» «Lo facciamo subito?» «Dopo che avrai mangiato la torta.» Silvia stava masticando il boccone di malavoglia quando il campanello del portone esterno suonò.» «Mamma è lui.» «Silvia rimani qui.» La figlia fece per seguirla ma lei le rivolse un’occhiata grintosa. «Silvia non farmi arrabbiare, intesi?» In quel momento giunse Patrizia. «Mamma giù al portone c’è una signora. Mi ha detto di essere la mamma di Mauro. Le ho chiesto d’attendere. Che devo fare?» «Aprile presto!» Tiziana raggiunse la cucina per dare sollecite disposizioni. «Spostatevi tutti in soggiorno. Voglio che la mamma di Mauro conosca tutta la famiglia.» «Uffa Babbo, convinci la mamma a farmi rimanere in cucina a vedere la televisione. ...
    ... Stasera rifanno Alien e di là dovremmo tenere la televisione spenta. E poi ho già capito come finirà questa faccenda: Silvia e Mauro si metteranno in macchina, in un canto del cortile, a scambiarsi fiaschi di saliva. Pomiciare è proprio uno schifo se ci pensi a mente fredda.» Lorenzo fece linguaccia disgustata e aggiunse: «Babbo me li scuci cinque euro se ci azzecco?» Cordialità ritrovata Riccardo fu il solo a porgere la mano all’ospite. Tiziana si mostrò cortese, solo quanto il dovere dell’ospitalità imponesse. «Signora Nadia si accomodi.» A differenza di quel che aveva temuto, Nadia non si sentiva tesa e disse senza esitare: «Mauro ha preferito attendere in macchina perché si vergognava a salire. Ora, per favore, siate così cortesi da spiegarmi che cosa sia successo perché, per rispondergli in quel modo, vostra figlia deve avere pensato che Mauro gliel’abbia combinato grossa ma lui mi ha giurato di non averle fatto alcun torto.» «Silvia», incominciò a spiegarle Nadia «ha ricevuto la telefonata di un ragazzo. La avvertiva che Mauro aveva ricominciato a frequentare la sua ex fidanzata e che si era recato a trovarla anche ieri sera adducendo la scusa di andare a giocare al pallone.» «Ma si è assentato giusto il tempo per andare e tornare dallo stadio. La partita è stata rimandata per un guasto all’impianto elettrico dei riflettori. Si è messo a lavorare sul ritratto di Silvia. Avvertirono uno scalpiccio e videro Silvia correre verso la porta d’ingresso. «Cerca di cadere per le ...
«12...212213214...268»