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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... curiosi insetti le cui zampette consentivano a essi di zigzagare con tanta rapidità da far sembrare il liquido, una superficie solida. Proseguì lungo la sponda per tentare di sorprendere qualche trota. Scorse invece un tritone. Aveva visto quegli animaletti soltanto nei documentari televisivi e mai avrebbe immaginato che pure lì ci fossero. Si soffermò a osservarne gli arti che ciondolavano inerti rasentando i fondali e la coda a forma di spatola che gli serviva da propulsore. Si domandò se per quella creatura, che sembrava scaturire dal mondo di gnomi ed elfi, la natura avesse riservato un futuro di pesce o abile arrampicatore d’alberi. Un’ombra di nostalgia per Rossana affiorò nel suo sguardo mentre osservava l’anfibio allontanarsi perché lei rimaneva aggrappata al suo animo come i frutti di lappola uncinavano il vello degli animali. Doveva decidersi di dare una pedata all’orgoglio e chiamarla. La mano andò al cellulare. No, la ricezione era problematica in quella conca e frasi con parole smozzicate non erano adatte per una riconciliazione. Gli avrebbe telefonato l’indomani, verso le undici e mezzo del mattino, quando la sapeva indaffarata ad aiutare sua madre nella preparazione del pranzo domenicale. Doveva essere talmente accorto da usare frasi che evitassero di fare riaffiorare i motivi del loro ultimo litigio. “Scusa per il disturbo Rossana. Ho ricevuto la lettera di un cliente affrancata con un bollo emesso recentemente. Forse manca alla tua collezione. Posso venire ...
... a fartelo vedere?” Sì forse quello era un buon pretesto per rivedersi. Tornò a fischiettare la colonna sonora del solito western e imitò il gesto di estrarre la pistola dal fodero immaginando che le finestrelle della casupola fossero un paio killer da sistemare. Imitava di soffiare nella canna della pistola, quando udì parlottare. Si voltò e trasalì. Tre sconosciuti sostavano presso il cavalletto. Si trattenne per capire quali intenzioni avessero. Notò che osservavano il suo abbozzo muovendo le braccia come volessero aiutarsi a commentarlo con i gesti. Non gli parve gente pericolosa. Con i pollici nelle tasche dei jeans si approssimò. L’uomo che per primo gli porse la mano aveva capelli folti e screziati di bianco in un modo così insolito da far somigliare la sua capigliatura a un frammento di prato dopo una brinata. Di statura alta, un po’ corpulento, aveva spalle massicce e il suo sguardo denotava forte personalità. «Buon giorno», disse l’uomo rivolgendogli un cordiale sorriso. «Spero non abbiate dubitato di avere scoperto un tipo un po’ tocco», rispose Mauro mostrando d’aver apprezzato la battuta. «Perché si è fatto sorprendere con la pistola fumante?» rispose l’uomo. «Dovrebbe vedere le smorfie che faccio davanti allo specchio del bagno quando moglie e figli non mi vedono», disse. Osservò l’abbozzo del dipinto e aggiunse: «Chi se lo sarebbe immaginato che avremmo incontrato un artista su per questi poggi e che avesse tanta padronanza nello stendere i colori sulla tela. ...