Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... loquacità al punto che già sentiva il ragionamento compiuto danzargli in testa ancor prima di tradurlo in parole. «Alvaro», incominciò a sentenziare mettendosi a braccia conserte «nell’ecocidio inteso come distruzione della vita sulla Terra, tutti gli uomini sono coinvolti.» Il Bizza fissò il ragazzo con una mitezza volpina e riprese a polemizzare: «In ogni modo, “neocompagno”, la mia voleva essere solo una battuta.» «Non le permetto di sfottermi», reagì il ragazzo. «Poiché mi ha etichettato come soggetto di sinistra, mi può chiarire che specie di pesce sia lei?» Arturo assunse una posizione di sfida e poggiò le mani sui fianchi. A nulla valse che Linda lo strattonasse per un braccio nel tentativo di farlo desistere dal replicare. «Sono un ghiozzo. M’infilo sotto i sassi per difendermi dall’indottrinamento e continuare a essere libero. Ora ascoltami Alvaro», replicò con voce da raganella: «Poiché dimostri vivacità intellettuale talmente ordinaria che il tuo cervello sembra un fiume banalizzato, dopo che qualcuno ha pensato di togliere a esso le anse, desidero chiederti: mastichi un po’ di geografia?» «Che intende dire?» replicò il ragazzo quasi con foga. «Semplice», argomentò Arturo «sapresti che il lago d’Aral si trovava nell’ex Unione Sovietica e che c’era anche la centrale atomica di Cernobyl da quelle parti, saltata per aria nell’ottantasei. Le radiazioni di quella catastrofe sono ancora sparse in mezzo mondo.» «Lo sperpero delle risorse naturali e delle manipolazioni ...
... genetiche, sono opera delle multinazionali americane e gli accordi per ridurre i gas serra, sono sempre gli americani a ritardarne la sottoscrizione. Lei dovrebbe parlare anche di questo.» «Sentitelo quante cosette conosce sto ragazzo», gracidò il Bizza «però ha la memoria corta perché ho già detto che tutti siamo responsabili.» Occhieggiò tra i presenti facendo roteare la mano in uno smaccato gesto sarcastico. «Lo aspettavo un tipo come lui che venisse a erudirmi.» «Io c’ero quando la gente si scontrava con le forze dell’ordine per manifestare contro la globalizzazione dell’economia mondiale», replicò il ragazzo puntandosi il pollice contro il petto. «Lei dov’era?» Arturo s’impose una brusca calmata. Poi, accentuando il tono asprigno della voce, ribatté: «Ero a casa, cocco bello e mentre voi rovesciavate i cassonetti dell’immondizia e incendiavate le campane per la raccolta differenziata, io denunciavo il mio vicino di casa perché, dopo aver cambiato l’olio dell’automobile col metodo fai-da-te, buttava quello esausto nelle fogne. Nel mio rione mi sono inimicato molte persone alle quali ho rimproverato di non rispettare l’ambiente ma è un prezzo che pago con piacere perché la mia è una causa giusta. Voi che razza di eco pacifisti credete di essere, se nemmeno vi scomodate a portare le buste del differenziato alle campane, dopo che i vostri genitori si sono assunti l’obbligo morale di riempirle? Non mi è mai capitato di vedere una persona sotto i trent’anni che lo facesse, e bada ...