Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... irrimediabilmente.» «Il malanno e l’uscio addosso», chiosò il Bizza. «Proprio così», convenne il geologo. Dovremmo almeno proporre, come alternativa alla costruzione della diga, l’istituzione di una riserva naturale per la protezione della nuova fauna che s’insedierà sul lago.» Tutti assentirono. «Cercheremo di imprimere incisività alla nostra azione coinvolgendo parlamentari di governo e opposizione», disse Fabrizio, quindi rivolse lo sguardo all’ultima fila. «Il nostro amico Mauro, ha già chiesto un appuntamento al suo sindaco per conto della nostra associazione, perciò dobbiamo costituire una delegazione che rappresenti il comitato. L’appuntamento è fissato per lunedì mattina alle dieci e trenta», precisò Ridolfi. L’assemblea convenne che facesse parte della delegazione un numero ristretto di persone: Livio, Fabrizio, Dino Danesi e Mauro. Subito dopo Arturo spronò ancora Linda a fare conoscenza con Carlo. «Mamma mia quanto sei impiccione, Bizza. Ti sei messo a fare il mezzano?» «Quale mezzano d’Egitto. Voglio soltanto aiutarti. Potresti chiedere a Carlo quali uccelli lacustri s’insedierebbero sul lago se facessero la diga. Un’appassionata ornitologa come te potrebbe ricevere informazioni interessanti.» «Bizza c’è qualcosa di provocatorio in quel che hai detto?» «Lungi da me l’idea di sottintendere. Volevo spronarti ad attaccare bottone. L’eloquenza non ti manca.» «Arturo ho già il ragazzo.» «Quello dell’altra sera? Mah! Non è il tuo tipo. A te piacerebbe Mauro ma lui è già ...
... proprietà privata. Lo conosci, Linda, quel proverbio che dice: non entrare tra fuso e rocca se non vuoi essere filato?» «Bizza», replicò Linda, infastidita: «che accidenti vuoi ancora intendere?» «Che rischi di rimediare una scarica di botte da Silvia se insisti. Occhio che lei te le suona davvero.» Mentre Arturo cercava di convincere l’amica a desistere d’avere contatti privati con Mauro, Fabrizio disse ai presenti: «Ora abbiamo un pittore tra le nostre file e se lunedì avanzerà tempo, andremo a vedere i suoi dipinti. Poiché molti si voltarono per indirizzare compiacenti sorrisi all’ospite, Silvia si affrettò a tenerlo sottobraccio perché tutti sapessero del loro fidanzamento. «Mauro, posso chiederti una cosa?» disse Arturo che aveva gli occhi intrigati dal pensiero di quel che stava per domandargli. «Hai mai lasciato una tela in bianco, dopo avere pensato di dipingerci che so, una natura morta, un nudo, un paesaggio?» «Intendi dire che sia il pensiero creativo a essere importante piuttosto che la realizzazione dell’opera stessa?» argomentò Mauro. «Accipicchia come sei perspicace!» esclamò Arturo, stupito. «No non mi è mai capitato», rispose Mauro, quindi riprese ad argomentare: «Poni il caso che volessi usare un foglio da disegno bianco per farti il ritratto, però mi limitassi a osservarti senza eseguire un solo puntino sulla carta, poi mi accontentassi di compiacermi soltanto al pensiero di averti ritratto, quindi esponessi il foglio nella mia bottega, che cosa vedrebbero ...